Articoli taggati politica

Vivere o morire

Da millenni il dialogo come genere filosofico accompagna lo sviluppo del pensiero umano. Esso sembra a volte  proporsi come mera digressione: un modo per farsi meglio capire fuori dai tecnicismi della filosofia, una prova  delle proprie capacità letterarie poco valorizzate dalla freddezza del “trattato”, un omaggio alla sua platonica  storia; altre volte, con motivazioni teoreticamente più congrue, sembra lo si possa pensare come il risultato di  una linea diversa della filosofia, un pensare alternativo (così, ad esempio, sembra a volte adombrare in alcuni  luoghi della sua riflessione Maria Zambrano), un tentativo di compensazione, di riequilibrio, la ricerca di un  filosofare … Continua a leggere »

La democrazia è viva

Nasceva circa duemilacinquecento anni fa la democrazia ad Atene. La società Peloponnesiaca fu la prima a utilizzarla nel governare la propria polis dopo che il grande Solone aveva dato le linee guide per stilare la legislazione cittadina. Questa pratica chiamata democrazia (dal greco δῆμος, popolo e κράτος, potere) permetteva a tutti gli uomini liberi di ceto alto con entrambi i genitori ateniesi di dare un contributo alla politica della comunità eleggendo dei rappresentanti che avrebbero poi influito sulle decisioni più importanti nel governare la città. Questa forma di governo si è sviluppata sempre più da quei lontani albori, diventando comune … Continua a leggere »

Breve dialogo sull’Università e sull’Italia

La vostra protesta contro la “riforma Gelmini” è sconfitta in partenza. Nel senso comune domina l’immagine dell’Università come luogo di corruzione. Le vostre proteste vengono viste dalla larga maggioranza come le proteste di “baroni” corrotti e fannulloni.

B L’Università è marcia perché è marcia l’Italia.

A È la solita banale scusa del “tutti colpevoli, nessun colpevole”. Non funziona.

B Non si tratta di scusare ma di spiegare. È importante capire perché l’Università è marcia per giudicare se le misure proposte sono adeguate.

A E secondo te non lo sono.

B Ovviamente no. Il marciume italiano ha vari livelli. L’Università non … Continua a leggere »

Dalla scomparsa delle “lucciole” a una politica della sopravvivenza

Tra le diverse costellazioni di pensiero che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del Novecento, è indubitabile che la “condizione postmoderna”, profetizzata a metà degli anni ’70 da François Lyotard –cui faceva eco in Italia il “pensiero debole” di Vattimo e altri–, sia  stata quella che più tutte è riuscita a incidere nella coscienza del tempo, nelle dinamiche culturali ed estetiche di quel tornante di fine secolo, probabilmente perché le plurali tonalità soggettive dell’epoca, contrassegnate dalla percezione di un tramonto delle utopie e di un “senso della fine”, meglio corrispondevano a quella sentenza o “dichiarazione di morte” che sia Lyotard sia … Continua a leggere »

Lezioni di politica: una proposta didattica e non solo

Concordiamo tutti, insegnanti e non, che l’Educazione civica sia importante al pari di qualunque altra disciplina. Eppure nella scuola è considerata ancella di poco valore della storia. E quando si studia, si studia poco e male, poiché è già debole nella sua base programmatica che prevede lo studio di nozioni aride e decontestualizzate. Questo giustifica l’ignoranza diffusissima sul nostro sistema istituzionale la cui rilevante complessità non invoglia i giovani ad avvicinarsi alla politica e non fa sperare in un apprendimento autonomo. Ai visi basiti di molti studenti alla lettura in classe di un quotidiano, si aggiunge il disorientamento dei docenti … Continua a leggere »

When the world breaks down…

Ecco cosa sta succedendo. Mi dispiace quasi iniziare un articolo con tale pessimismo, mi dispiace quasi risultare così incredibilmente negativo, tanto da diventare scherno dell’adolescente medio, ma non posso farne a meno. Ogni volta che ci si guarda attorno non si può che notare come tutto si stia distruggendo, poco a poco, come tutto stia perdendo valore. E non sto parlando di quello che succede direttamente nel nostro Paese. Mi sento assai pedante a scrivere quanto l’Italia sia sfortunata ad avere politici che non fanno altro che interessarsi dei propri affari invece che della cosa pubblica, quanto la Mafia influenzi … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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