Archivio del mese

Pavel Haas Quartet a Genova

Cambio di programma per il concerto organizzato dalla Giovine Orchestra Genovese per il teatro Carlo Felice di Genova. Il 29 novembre il quartetto Hagen, per via di un malore di uno dei componenti, non ha potuto deliziare il pubblico con i propri archi, dalla fama ormai internazionale. Il virtuoso quartetto salisburghese si sarebbe esibito con brani di Lutoslawski, Schumann e Beethoven.

A questo proposito è stato invitato a Genova il giovane quartetto Pavel Haas, residente a Praga e vincitore, tra l’altro, del prestigioso Concorso Borciani di Reggio Emilia nel 2005. Veronika Jaruskova, Eva Karova, Pavel Nikl e Peter Jarusek, residenti … Continua a leggere »

Noi…crediamo?

Chi è l’Italia. Chi sono gli italiani.
È il/la politico/a la cui immagine spicca prepotentemente dalla prima pagina del quotidiano?
È l’insegnante universitario che dall’alto della sua prestigiosa cattedra trasmette luminoso sapere a giovani menti anelanti al sapere?
È il ragazzino marocchino del quinto piano che ride di un riso bellissimo e che prorompe in belin fragorosi quando gli riferiscono che il genoa ha perso?
O è il mio vicino sull’autobus, impegnato con me in un silenzioso gomito a gomito, occhi spietatamente inafferrabili?
Cosa vuol dire “noi”?

Noi credevamo” è il titolo del film di Mario … Continua a leggere »

Mente, evoluzionismo e altri disordini

MicroMega è una Rivista militante tra le migliori che si pubblichino in Italia. Questa militanza, tuttavia, rischia di emergere anche in contesti che dovrebbero risultare invece più freddi, come quello delle scienze. È il caso di alcuni contributi e tesi presenti in questo numero, anche se per fortuna il tono complessivo rimane argomentato e critico.

Partiamo comunque dai limiti o dai veri e propri errori che vengono sostenuti sia sul tema della mente sia in generale sulla scienza. Emerge in diverse pagine, e soprattutto nel testo di Peter Atkins, uno scientismo addirittura di marca ottocentesca, convinto della -comunque ammessa da … Continua a leggere »

Che fine ha fatto il futuro?

Amo conversare con persone anziane, che erano giovani appena finita la seconda guerra mondiale. Evocando i ricordi è fatale scivolare nella nostalgia, ma non è nostalgia di beni concreti (in realtà per molti italiani erano anni di miseria), ma è nostalgia del futuro, nostalgia delle speranze che fiorivano fra le macerie della tempesta appena trascorsa. Ogni giorno del presente era denso di futuro, ogni gesto era intriso della tensione verso un sicuro progresso. Oggi molti giovani (e non più giovani) vivono un presente immobile, c’è un provvisorio benessere, ma il futuro non è l’orizzonte della speranza, porta invece il cupo … Continua a leggere »

Il Dio dei mafiosi

Giulio Piazza: Il tuo Il Dio dei mafiosi, edito dalla San Paolo, ha suscitato in me degli interrogativi. Ovviamente dall’angolazione -in cui tu l’hai scritto ed io l’ho letto- di filosofi attenti a ciò che accade nel nostro tempo. La prima osservazione è relativa alle prospettive culturali siciliane. Ne hai individuato tre più rilevanti (cattolica, borghese- capitalistica, mafiosa) per vederne le reciproche relazioni: non è chiaro però se la lettura che dai della transcultura borghese–capitalistica sia di tipo consumistico o se non consideri anche il suo senso del valore del lavoro, della libertà, del rispetto degli individui, che … Continua a leggere »

Lo spazio della parola

Premettendo che la ricchezza dei contenuti è senza dubbio la cifra di questa recentissima pubblicazione, è necessario aggiungere che -molto più che in qualsiasi altro testo edito per un qualsiasi pensionamento di un qualsiasi universitario- Lo spazio della parola è attraversato da un’evidente nota affettiva che aggiunge alla scrittura di ciascuno degli autori la giusta tonalità emotiva senza la quale qualsiasi testo sarebbe arido oltre che inefficace.

È quindi corretto cominciare col dire che anche le qualità umane di Malatesta lo rendono un filosofo di prim’ordine, la cui attività non si attesta soltanto in campo logico ma si manifesta in … Continua a leggere »

Scuola pubblica, coscienza critica e società civile

Uno dei principali difetti della passività e della subalternità intellettuale è di concepire la cultura come ammaestramento ed esercizio retorico e di concepire l’intellettuale come corifeo dello stato di fatto e del potere. Secondo tale prospettiva quello che importa è accumulare nozioni ed essere in grado di esibire all’occasione un’erudizione vuota ed esornativa da porre al servizio del miglior offerente. Così purtroppo è accaduto nella nostra tradizione culturale e politica, dove spesso anche gli intellettuali hanno seguito la norma tutta italiana che prescrive di accettare qualsiasi governo a patto che sia vantaggioso per il singolo che proferisce il proprio giudizio, … Continua a leggere »

I migliori anni della nostra vita

È una calda domenica di ottobre, il sole scalda la mia schiena e la roccia è piacevolmente tiepida nella palestra di arrampicata di Punta Manara. Seduti su un masso a sorseggiare tè troppo caldo, io Giovanni e Andrea vogliamo goderci un momento di tranquillità prima di legarci e cominciare a scalare. Giovanni non tarda a rivolgermi la solita domanda che mi pone ogni volta che ci incontriamo: “Dove sei di Filosofia?”

“Kant.”

“Ah, mi piaceva al liceo Immanuel, è in parte colpa sua se ho fatto certe scelte. Beh, del resto non può non piacerti Kant quando hai diciotto anni, … Continua a leggere »

Il filosofo esordiente

Valerio si infagottava sempre quando usciva di casa. Maglia di lana, pullover, cappotto, sciarpa. E tirava su anche il bavero per coprirsi. Camminava sconosciuto ormai da molti mesi. Persino a se stesso. Non aveva più il cellulare. Lanciato dentro un cassonetto della spazzatura un giorno che rientrava a casa. Non aveva più neanche quella compagnia di amici che sin da adolescente frequentava. Licenziata nel silenzio a ogni richiesta di incontro. I suoi libri invadevano il piccolo spazio in cui viveva. Letti tutti ormai. Studiati sin nelle note. Il bisogno vampiresco di succhiarne altra energia muoveva la sua volontà, spingendolo ad … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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