Archivio del mese

N.9, marzo 2011 – Femmina

La corporeità che ci costituisce -tutti- è stata generata, è cresciuta, è emersa dal corpo di una femmina, dal ventre di nostra madre. Dimenticare questo dato filogenetico e ancestrale, fondante e misterioso, da tutti conosciuto e spesso ignorato nella profondità delle sue implicazioni, significa dimenticare la Terra che ci ha generati e la Cura che ci possiede. In breve, segnerebbe un radicale allontanamento da ciò che si è. Un monito che riguarda sia gli uomini sia le donne che a volte confinano la loro femminilità in paradossali mistificazioni posticce, imposte da un atteggiamento maschilista, che più che farla emergere la … Continua a leggere »

Le Edizioni Nazionali, un patrimonio di tutti

Fra le molte iniziative che sono in programma per celebrare il 150° anniversario della creazione dello Stato Unitario Italiano appare evidente la mancanza della menzione dell’istituto delle edizioni nazionali, che fu uno dei frutti più significativi sul piano culturale dell’ottenuta realizzazione dei principali obiettivi del movimento risorgimentale.

A partire dalla fine degli anni settanta dell’Ottocento lo Stato Unitario, per iniziativa dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Francesco De Sanctis, promosse con fondi pubblici la pubblicazione delle opere latine di Giordano Bruno, a cui seguirono l’impresa dell’edizione delle opere di Galileo Galilei e il progetto di quella degli scritti di Machiavelli. Nel … Continua a leggere »

La bioetica come spazio filosofico di confronto fra credenti e atei

Prevenzione meccanica (o farmaceutica) delle gravidanze? Aborti procurati (per ragioni terapeutiche o eugenetiche o sociali)? Fecondazione artificiale (omologa o eterologa)? Ingegneria cromosomica? Trapianti di organi vitali? Testamento biologico (per evitare accanimenti terapeutici o per chiedere l’eutanasia)? Le domande della bioetica non cessano di moltiplicarsi al passo (veloce) con lo sviluppo delle tecnologie mediche. È comprensibile, anche se non giustificabile, la tentazione dell’uomo della strada -davanti allo smarrimento provocato da domande più grandi di lui– di optare fra due strade opposte, ma ugualmente facili da imboccare: l’estemporaneità della decisione individuale dettata, di volta in volta, dall’intuito e dal buon senso o, … Continua a leggere »

Politica, società e cultura. L’impegno pubblicistico tra crisi e progetto

Sono recentemente apparsi due ulteriori volumi (il quinto e il sesto) delle Letture quotidiane1 di Fulvio Tessitore, raccolte di articoli pubblicati su giornali e riviste specializzate nei quali l’autore prende posizione, con frequenza quasi quotidiana, a proposito dei più significativi eventi della vita pubblica. I temi trattati spaziano da questioni storico-filosofiche ed etico-politiche a più circostanziati interventi riguardanti la vita napoletana e le vicende dell’università. Si tratta, quindi, di un ampio spettro di argomentazioni, che riflettono il carattere diffuso e articolato dell’impegno scientifico, accademico, politico e civile di Tessitore, senza che tale ampiezza significhi mai alcuna flessione del vigore … Continua a leggere »

Il sacrificio, la carne e gli animali

Esiste un rapporto tra l’odierno consumo di carne animale e la sfera sacrificale? Le categorie sacrificali antiche possono aiutarci per comprendere meglio l’alimentazione carnea contemporanea? Il sacrificio deve o no essere considerato una struttura fondativa ineluttabile dell’essere umano, e se sì, fondativa di cosa? Il gesto vegetariano, oltre a esprimere un rifiuto individuale della violenza, può essere letto come un rifiuto dell’intero ordine sociale? A queste domande tenta di rispondere Françoise Armengaud in Réflexions sur la condition faite aux animaux, appena pubblicato presso le edizioni Kimé.

Armengaud è agrégée e dottore di ricerca in filosofia, già maître de conférencesContinua a leggere »

Irenäus Eibl-Eibesfeldt (I parte)

Quali sono o debbono essere i rapporti fra etologia e antropologia? È legittimo, è sensato, è utile applicare all’analisi della condizione umana alcuni risultati dello studio del comportamento animale?

La comparazione fra i comportamenti dell’Homo sapiens sapiens e quelli di altre specie risulta non solo scientificamente plausibile ma anche culturalmente feconda. Purché non manchi mai la necessaria prudenza metodologica, purché «si rimanga sempre consci del fatto che noi, sulla base dello studio degli animali, possiamo solo costruire ipotesi che si applicano all’uomo con maggiore o minore probabilità» (AO, 119) 1.

Innato e appreso

«L’etologia umana può essere definita … Continua a leggere »

Funambola ai bordi del pozzo: Goliarda Sapienza

Goliarda Sapienza (1924 -1996) si forma come attrice teatrale, svolge una breve carriera di attrice e autrice cinematografica e aiuto-regista, ma è ricordata soprattutto come autrice di romanzi. Tra questi il romanzo postumo «L’arte della gioia» scritto negli anni Settanta del Novecento, divenuto caso letterario in Francia nel 2005, riscuotendo un certo successo anche in Spagna e Germania e, dal 2008, anche in Italia. «L’arte della gioia» piace a chi si immerge nella sua lettura fino in fondo, senza remore, compiendo un processo di arricchimento personale, che porta a desiderare di trasformare il proprio modo di stare al mondo e Continua a leggere »

Donne senza uomini

Shirin Neshat è una fotografa e filmaker di origini persiane, il cui impegno professionale è essenzialmente rivolto a mostrare l’altro lato della verità, quello meno noto o soltanto intuito, attraverso la potenza delle immagini. La video-mostra Women without men è tratta dall’omonimo film del 2009. Le cinque installazioni esposte a Palazzo Reale riprendono, però, liberamente dal lungometraggio o forse conservano la struttura originaria, in cui le storie erano cinque e non quattro. La Neshat, infatti, aveva lavorato sull’opera a cominciare dal 2004, ispirandosi al romanzo della scrittrice Shahmush Parsipur in cui si racconta della resistenza opposta da una parte del … Continua a leggere »

La donna che canta

Può il paradigma greco giungere pressoché intatto sin nel cuore della contemporaneità? Può la forza del mito/tragedia evocare gli eventi del presente sino a stendere su di essi il disvelamento più crudo e nello stesso tempo più poetico? Può Sofocle farsi ironia nella Morte della pizia di Dürrenmatt o violenza in un film come Incendies (Incendi), rimanendo in entrambi i casi esatto come un teorema matematico?

Cristiana libanese, la giovanissima Nawal Marwan disonora il suo clan avendo un figlio da un rifugiato palestinese musulmano. Bambino che è costretta a lasciare in orfanotrofio. Quando esplode la guerra civile, Nawal vi partecipa … Continua a leggere »

E pensare che c’era il pensiero

Secondo Schopenhauer la musica è un quietivo per l’essere umano, con tutti i significati a cui può rinviare: dal semplice ascolto catartico al più profondo soliloquio interiore; dallo smascheramento della realtà all’intima liberazione da quel mondo che, come una giostra o una ballerina impazzita, volteggia freneticamente trascinandoci impotenti dietro di sé, attaccati alla superficie o alla gonna.

Il testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, riproposto in questo spettacolo da Maddalena Crippa, risale al 1994 ed è senza dubbio profetico. È il ritorno del teatro-canzone, di cui Gaber e Luporini sono stati artefici iniziali, che coinvolge perché lascia lo spazio … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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