Archivio del mese

Panopticism. Foucault and a gaze at digital society

 

In the flow of time, a thought lives through the uses that are subsequently made from it. In this paper the main argument concerns the third part of Discipline and Punish: The Birth of the Prison (1975) by Michel Foucault. His considerations are so foresighted that even if we read about the panopticon’s application in the eighteenth century we find continuity with our contemporary times. This paper provides an insight into what many social scholars refer to asthe digital panopticism of the new era. Is it possible to research why and what happened with the digital revolution? From a … Continua a leggere »

Giovanni Gentile

 

Un trionfo della soggettività?

Le parole di modestia che Giovanni Gentile formula nella prefazione del 1920 al suo capolavoro non costituiscono un’affermazione di circostanza ma sono già parte coerente del sistema: «Ogni libro è via, e non mèta; vuol essere vita, non morte. E finché si vive, convien continuare a pensare» (TS, 75). L’attualismo è anche e specialmente questo già e non ancora, è una tensione verso un assoluto fuori dal tempo e fondante il reale che però si dispiega tutto nell’atto temporale del suo farsi. È, questa, una delle più feconde contraddizioni non di Gentile soltanto ma … Continua a leggere »

Empedocle di Akragas

 

Introduzione

Giorgio Colli sostiene che la filosofia, in quanto amore del sapere, non è aspirazione a una sapienza di là da venire, ma tendenza verso un’età già tramontata: quella dei sapienti, sophoi. Da Platone in poi, insomma, altro non è possibile che divenire philo-sophoi, aspiranti sapienti1.

La sapienza, quando era ancora possibile possederla, era pur sempre divina. I sophoi avevano accesso alla parola del dio o meglio sapevano ascoltare, interpretare e riferire la lingua divina col favore delle Muse. Ciò era possibile perché i sophoi erano gli unici esseri viventi veramente mondati, purificati dalle debolezze … Continua a leggere »

Naturalmente imperfetti

 

“Ebbene, mio caro Pangloss,” disse Candido, “quando siete stato impiccato, sezionato, riempito di botte, messo ai remi della galea, avete sempre pensato che tutto andasse per il meglio?” “Resto sempre della mia prima opinione,” rispose Pangloss, “perché in fin dei conti sono filosofo, non mi conviene contraddirmi, giacché Leibniz non può aver torto, e l’armonia prestabilita è la più bella cosa del mondo, come il pieno e la materia sottile”1.

La fede ostinata nel migliore dei mondi possibili, oggetto della satira tagliente di Voltaire nel Candide, non è tramontata. Quando non si manifesta esplicitamente in anacronistiche … Continua a leggere »

Savoca / Ungaretti

 

A un secolo da Allegria di Naufragi, Giuseppe Savoca propone una lettura di Ungaretti che da quel libro rivoluzionario si dispiega verso una comprensione non soltanto dell’intero itinerario del poeta ma della poesia in quanto tale.
La poesia è infatti, nella sua essenza, musica. E Ungaretti è stato uno dei maggiori musicisti italiani del Novecento. La sua Difesa dell’endecasillabo, provenendo da chi frantumandolo aveva creato un nuovo ritmo per le parole, è significativa della potenza che questo particolare verso ha nella nostra lingua. Una potenza che percorre per intero Sentimento del tempo. Quest’ultima parola – tempo Continua a leggere »

Metafisica della peste

 

La vita degli umani procede indisturbata, pur con gli innumerevoli problemi e difficoltà che la storia e la società producono internamente al loro divenire. La conflittualità è insita nelle relazioni interumane ed extraumane. Tutto procede secondo un ordine prestabilito, e la cultura e la civiltà sono l’espressione e il senso dato alla vita e alle relazioni. A un tratto però questo equilibrio in apparenza irresistibile ed eterno, frutto di sedimentazioni secolari, si incrina, e il disordine regna più sovranamente di ogni equilibrio mondano possibile. Tali stati d’eccezione corrispondono all’ingresso della peste nel mondo.
Cos’è la peste? Esiste o non … Continua a leggere »

Balido. La ricerca della verità

 

Chi si intende di logica sa che non sarebbe possibile per un neofita comprendere un testo che ne tratti senza un’adeguata preparazione. In tutte le sue opere Michele Malatesta – filosofo che di logica si è occupato tutta la vita – permette anche al lettore meno informato di poter comprendere, quasi portandolo per mano in un mondo a lui sconosciuto. Così fa Balido in questo testo. Come il suo maestro, egli non dimentica di fornire a chi legge gli strumenti necessari per capire. Il lettore che vorrà davvero immergersi nell’analisi condotta da Balido sui testi di Mario Vittorino e … Continua a leggere »

Tempo e materia. Una metafisica

 

Nella sua più grande opera dialettica e metafisica, il Sofista, Platone delinea i caratteri fondamentali della metafisica, concludendo che il movimento e la quiete sono momenti costitutivi essenziali dell’Essere di tutte le cose e che l’Essere stesso, gli enti e le idee sono pervasi e attraversati da due generi fondamentali: l’identico e il diverso. Platone offre a tutto il pensiero filosofico occidentale il connubio metafisico di identità e differenza che definisce la metafisica come una struttura stabile ed eterna ma mutevole e diveniente al contempo. La metafisica abbraccia finalmente la molteplicità della sua struttura e degli enti; essa … Continua a leggere »

Dialettica e/è dialogo. Tra filosofia e letteratura

(Liceo scientifico “E. Fermi” di Genova, classe III B, a.s. 2019/2020)

Dal greco dialektiké téchne, arte della discussione, la dialettica è l’arte del ragionare, dell’argomentare e l’abilità nel discutere; più in generale, essa è il processo logico che giustappone idee opposte o contradditorie per giungere a una sintesi. Ma se la dialettica è l’arte di formulare e pronunciare un discorso, è prima necessario considerare ciò che la definisce: il Diálektos, il diálόgos, ovvero il dialogo. Il termine lόgos (dal verbo léghein, “raccogliere”, “tenere insieme”) è la parola che si articola nel discorso ed è … Continua a leggere »

La libertà è donna

(Liceo scientifico “E. Fermi” di Genova, classe V F, a.s. 2019/2020)

Il ruolo della donna: un enigma per la storia dell’intera società. Oggi diamo per scontata l’uguaglianza tra i generi, ma non è stato sempre così ovvio e forse non lo è tuttora.

Prima donna fu Pandora, creata da Zeus come “strumento” per punire Prometeo, che aveva rubato il fuoco agli dèi per donarlo agli esseri umani. Creata con terra e acqua da Efesto, in seguito perfezionata da Atena, Pandora ricevette un dono da ciascuna divinità: la bellezza, la grazia, il fascino, l’abilità domestica. Al contempo era in possesso di … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

Free hit counters