Il δρᾶμα classico e lo ζῆλος moderno. Sulla tragicità della parola musicale di Antonin Dvořák
Abstract
Ininterrottamente oscillante tra lo spirito tragico del Greco e lo spirito titanico dell’uomo del ‘nuovo mondo’, la parola di Antonìn Dvořák è stata oggetto di un gran numero di studi musicologici e storiografici. Il saggio intende muoversi lungo l’opera del compositore ceco, con particolare attenzione alla Sinfonia N. 9 ‘Dal Nuovo Mondo’, per avanzare una lettura filosofica della sua peculiare narrazione musicale. Attraversando l’inquieta tensione tra classico e moderno che segna tutta la produzione artistica di Dvořák e che la sua musica così vividamente invera, tenterò dunque di pensare il musicare del Maestro come il distendersi di una vera e propria metafisica; una metafisica del qui e dell’ora, del corpo, dell’immanenza.
Continuously oscillating between the tragic spirit of the Greek and the titanic spirit of the man of the ‘new world’, Antonìn Dvořák’s music has been the subject of a large number of musicological and historiographical studies. The essay intends to move along the work of the Czech composer, with particular attention to Symphony No. 9 ‘From the New World’, to advance a philosophical reading of his peculiar musical narrative. Crossing the restless tension between classical and modern that marks all Dvořák’s artistic production and which his music so vividly embodies, I will thus try to think of the Master’s music as the unfolding of a true metaphysics; a metaphysics of the ‘here and now’, of the body, of immanence.
Parole chiave
Dvořák, ermeneutica, metafisica, musica, Nietzsche
Dvořák, hermeneutics, metaphysics, music, Nietzsche
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