Oltre Rawls. Il principio di equità transgenerazionale*

By: Tiziana Andina

 

La questione del cambiamento climatico è un problema di giustizia particolarmente interessante per la sua natura esemplare. Illustra soprattutto due cose: in primo luogo, che i problemi di giustizia sono questioni complesse che non possono essere facilmente affrontate senza tenere conto della variabile temporale e, quindi, senza affrontare le questioni di asimmetria tra le parti che la temporalità determina. In circostanze in cui due parti si trovano in una relazione asimmetrica, è impossibile intendere la giustizia come una forma di compensazione1, non solo perché, come nota Socrate, la pura compensazione non è sempre giusta, ma soprattutto perché … Continua a leggere »

Il concetto e i limiti della scienza nell’impianto della fenomenologia husserliana

By: Daria Baglieri

 

In un’accezione generale e pertanto feconda, la parola ‘scienza’ potrebbe indicare l’attività di scavare nella complessità di ciò che si chiama, in varie accezioni, reale, per chiarire ogni aspetto dell’esperienza viva e articolata offerta dal mondo.
È una sfida e un’ambizione che nasce con la stessa specie umana e che mette subito in gioco una sostanziale e ineliminabile differenza, quella tra scienza e scienze: la prima indica un progetto da sviluppare, dei percorsi da esplorare per estendere non solo e non tanto il saputo, quanto lo scibile; le seconde, invece, individuano ciascuna un oggetto d’indagine … Continua a leggere »

Scienza e Covid

By: Alberto Giovanni Biuso

 


Epistemologie

Thomas Kuhn osserva che nella complessiva formazione di uno scienziato contemporaneo e nei manuali scientifici non rimane praticamente traccia dei complessi, ricchi, drammatici percorsi vissuti dalle teorie scientifiche . L’autorità accademica tende a nascondere sistematicamente «in parte per importanti ragioni funzionali, l’esistenza e il significato delle rivoluzioni scientifiche», offrendo quanto più possibile l’impressione di un processo continuo e cumulativo «muoventesi in linea retta verso lo stato attuale»1, in un indefinito cammino verso il progresso. Ciò avviene anche attraverso la rimozione di ogni seria prospettiva storica, con l’abbandono dello studio dei classici della propria disciplina, con un … Continua a leggere »

Complessità della conoscenza: spunti da Feyerabend

By: Roberta Corvi

 

Da Kant a Popper

Kant, come è noto, aveva riconosciuto a Hume il merito di averlo svegliato dal sonno dogmatico, ma forse non aveva immaginato quali sarebbero state nel tempo le conseguenze di tale risveglio. Infatti, lo stesso Kant, nel tentativo di superare l’antitesi fra razionalismo ed empirismo, ha impresso una svolta significativa alla tradizione moderna quando ha affermato che conosciamo il fenomeno ma non il noumeno, vale a dire che non conosciamo la realtà in sé ma solo la realtà come si manifesta a noi. La riforma kantiana ha assestato un grave colpo alla concezione classica della conoscenza … Continua a leggere »

Giovanni Gentile. La pedagogia come scienza e filosofia

By: Sarah Dierna

 

«La via del sapere sincero è lunga […].
Questa voglia non si fa nascere dando un sapere,
ma dando il bisogno del sapere, e mettendo nell’anima,
con le difficoltà dei problemi che sorgono dall’intimo di essa,
il pungolo della riflessione ulteriore».
(G. Gentile, Sommario di pedagogia come scienza filosofica)

 

Sapere e vita

Solo un mestiere vissuto come missione e non come professione, esercitato con rigore, attenzione e passione, può avere reso possibile il Sommario di pedagogia come scienza filosofica (1912) di Giovanni Gentile.
Una filosofia pratica in cui la metafisica del filosofo siciliano trova il culmine della sua … Continua a leggere »

Scienza e auctoritates

By: Lucia Gangale

 

Se questa scienza che grandi vantaggi
porterà all’uomo, non servirà all’uomo
per comprendere se stesso,
finirà per rigirarsi contro l’uomo.
(Giordano Bruno)

Noi vogliamo una filosofia libera una libera ricerca scientifica. Mentre voi imponete la vostra volontà di sopraffazione.
Noi vogliamo l’autonomia del pensiero e della scienza da ogni autorità religiosa, civile o accademica
Voi volete soffocare ogni manifestazione dello spirito.
Che possano essere scacciati dalla Sorbona e da ogni università i bigotti ed i pedanti!
Questa università non aperta a tutti non è giusta.
Le cattedre ai sapienti non ai dogmatici!
I banchi a disposizione di chiunque abbia amore Continua a leggere »

Le mani dei barbari sulle edizioni nazionali

By: Dario Generali

 

L’istituto delle edizioni nazionali venne promosso, con finanziamenti pubblici, a fine Ottocento, dall’appena costituitosi Stato Unitario Italiano ed è durato per più di un secolo, sino ai giorni nostri, con il compito di valorizzare il patrimonio di pensiero e di arte comune alla tradizione culturale della nostra nazione. Tale obiettivo è perseguito pubblicando in edizione critica le opere dei principali autori italiani, sia per mettere a disposizione degli studiosi i loro testi in versioni filologicamente accertate, sia per garantirne una vulgata accessibile a tutti.
Il valore civile e sociale delle edizioni nazionali è notevolissimo, perché, pur esprimendo la sintesi … Continua a leggere »

Ma chi potrà rubarci la tua luce?

By: Gianni Rigamonti

 

Il passo non era altissimo, un millesette, e verso la cima la strada non scherzava né come tornanti né come pendenza, però era larga e ben tenuta. Lui l’aveva percorsa non sapeva più quante volte, anche in pieno inverno, anche sotto nevicate fitte, e mai aveva avuto difficoltà – ma poi difficoltà è una parola grossa. Mai problemi degni di questo nome. Certo ci stava attento, come arrivava dicembre metteva i pneumatici da neve, e se doveva partire, che in città ci tornava spesso, controllava e ricontrollava ogni dettaglio. E comunque, quella sera si era messo in viaggio che … Continua a leggere »

Le Scienze

By: agb

 

La prima delle scienze è stata l’astronomia, è stato il guardare la cupola che sovrasta l’orizzonte e rimanere sconcertati, intimiditi, afferrati dal luccichio dei corpi che la intessono, dal buio profondo sul quale si stagliano e poi, a poco a poco, dall’assoluta regolarità dei loro movimenti. Una regolarità in qualche modo prevedibile e quindi rassicurante, sapiente. La regolarità per la quale e dalla quale si generarono le matematiche come uno dei molteplici linguaggi volti a comprendere il mondo.
Come luce di senso e di potenza, dal fondo della fragilità umana scaturirono il numero, le geometrie. Le scienze moderne, le … Continua a leggere »

Epistemologia, noesi e libertà

By: Elvira Gravina

 

Epistemologia fenomenologica

Uno dei punti più controversi all’interno della riflessione sulla scienza è la sua peculiare tendenza a ergersi a conoscenza universale e oggettiva. È quindi utile cercare di comprendere in che senso vengono utilizzate queste due parole. Se per “universale” si intende l’obiettivo di possedere la completezza totale delle conoscenze, ci si rende subito conto di quanto questa pretesa sia ambiziosa. Come la filosofia socratica ci insegna, si può anelare alla conoscenza soltanto in quanto si è consapevoli di non possederne alcuna. La consapevolezza del limite e delle proprie mancanze è ciò che innesca lo sforzo teoretico e … Continua a leggere »

Conversazioni artificiali. Esseri umani e chatbot

By: Luigi Ingaliso - Valeria Mauro

 

Nell’estate del 1955 due ingegneri elettronici, John McCarthy e Nathaniel Rochester, e due matematici, Marvin Minsky e Claude Shannon, stesero quella che è conosciuta informalmente come “Proposta di Dartmouth” in previsione di una conferenza che avrebbe avuto luogo l’anno successivo presso l’omonima Università del New Hampshire. L’ipotesi fortemente congetturale, e ad oggi ampiamente disattesa, che guidava gli organizzatori preannunciava la possibilità di descrivere ogni aspetto dell’apprendimento e qualsiasi altra caratteristica dell’intelligenza in modo talmente preciso da poter gettare le fondamenta della loro replicabilità in una macchina. In ordine di elencazione, il primo campo di indagine era costituito dal linguaggio[1]. … Continua a leggere »

Some observations on plants cognition

By: Giulia Leonetti

 

Fundamentals

Determining what cognition is and which systems are cognitive has long characterized the investigation of philosophy of mind. In this paper, I would like to address the question of cognition in plants1.
Indeed, plants are capable of an impressive range of behaviors. For example, they can learn, but also make decisions concerning the acquisition of their own resources, which are fundamental to their survival2.
Thus, I would like to defend the hypothesis of considering a form of cognition in plants. This process has already begun for some non-human animals3, for which several … Continua a leggere »

Fenomenologia, scienza e metafisica della mente nella natura: una proposta di sviluppo della neurofenomenologia

By: Andrea Pace Giannotta

 


1 Introduzione: la crisi delle scienze e il problema della coscienza

In questo lavoro, mi propongo di illustrare una linea di sviluppo della neurofenomenologia di Francisco Varela1, al fine di delineare una risposta al problema del rapporto tra fenomenologia e scienza. La fenomenologia di Edmund Husserl, infatti, si sviluppa come una critica radicale della conoscenza che prende avvio dalla “messa tra parentesi” di tutte le conoscenze scientifiche date. Ciò al fine di interrogarsi sulle condizioni di possibilità della conoscenza in generale e della conoscenza scientifica in particolare. Nella sua ultima opera – La crisi delle scienze europee Continua a leggere »

Fenomenologia, scienze e libertà. Una riflessione

By: Marcosebastiano Patane

 

Crisi

In un articolo del 1955 intitolato Einstein e la crisi della ragione Merleau-Ponty scrive che se con la definizione di spirito classico si volesse intendere quel pensiero che dà per scontata la razionalità del mondo, Einstein sarebbe allora l’ultimo esponente dello spirito classico e l’esponente più radicale. Perché? Perché mentre il pensiero classico poteva contare su una infrastruttura o cartesiana, – in cui il divino sta a garante della struttura del mondo conoscibile – o idealista, per cui reale è solamente ciò che può essere pensato dal soggetto, Einstein descrive la razionalità «come un mistero e come il … Continua a leggere »

Scienza e politica nelle tecnologie dell’evidenza

By: Valeria Pinto

 

1 Tecnologie invisibili

«Tecnologie dell’evidenza» – o anche «evidentiary technologies productive of truth»1 – è l’espressione che oggi si adopera per indicare le tecnologie finalizzate a evidence-based practices o evidence-based policies (EBP), ossia a quelle che ormai sono implicitamente o esplicitamente le pratiche politiche che hanno preso il posto della politica tout court2.
La prima significativa implementazione di questo modello si deve, a fine anni Novanta, a Tony Blair e al suo libro bianco Modernising Government, il quale invitava appunto a «mettere in discussione i modi ereditati di fare le cose e ad abbandonare il … Continua a leggere »

I venditori di una dolce polvere. Repubblica delle Lettere e potere politico in uno scritto di Leibniz

By: Francesco Piro

 

1
Gli scritti di Leibniz includono migliaia di pagine di opere, opuscoli, frammenti, lettere, note personali. Prendere un singolo passo comporta sempre il rischio di immobilizzare un pensiero in movimento, traendone conseguenze unilaterali. Pur consapevole di questo rischio, in queste pagine discuterò un frammento brevissimo, un tentativo di allegoria schizzato nel 1675. Il suo obiettivo è reso palese dalla data: in questo periodo il ventinovenne Leibniz era a Parigi – dove stava creando il calcolo infinitesimale – e sperava di attirare su di sé l’attenzione della corte di Luigi XIV per restare a Parigi come membro stipendiato dell’Académie des … Continua a leggere »

Arte e scienza barocche

By: Alberto Giovanni Biuso

 

Arte, scienza, libertà

Un dramma è la costante tendenza dei corpi collettivi a imporre una ortodossia e una ortoprassi volte a comprimere, reprimere, controllare, sopire e troncare, troncare e sopire quanto la fantasia, l’intelligenza e la libertà costantemente generano dentro le collettività umane. La fantasia, l’intelligenza e la libertà che dentro tali collettività gli individui più dotati di talento sanno esprimere, inventare, difendere, generare, diffondere. La tendenza securitaria dei gruppi umani è invece quella di chiudersi dentro un recinto ben organizzato di verità e di valori che giudica inevitabilmente pericolosa ogni prospettiva che non si confà ai valori praticati … Continua a leggere »

Proust scienziato del divino. Prolegomeni a una lettura teologica della Recherche

By: Enrico Palma

 

Es ist Zeit, daß der Stein sich zu blühen bequemt,
daß der Unrast ein Herz schlägt.
Es ist Zeit, daß es Zeit wird.
Es ist Zeit.1

Il titolo che ho deciso di assegnare a questa indagine parrebbe preludere a una riflessione impossibile: che uno scrittore, benché tra i più grandi di sempre come Proust, possa essere considerato una sorta di scrutatore del divino, di teologo inconsapevole, possessore di un’identità il cui riconoscimento nell’opera sarebbe una forzatura bell’e buona. Dal mio punto di vista, giacché è un punto di vista teoretico, le cose non stanno così. Voglio sostenere, infatti, … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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