Temi

L’arte è una forma di conoscenza?

 

«Il poeta è un essere leggero, alato, sacro, che non sa poetare se prima non sia stato ispirato dal dio, se prima non sia uscito di senno, e non abbia più in sé intelletto. Chi possegga intelletto è incapace di poetare e di vaticinare»1. Platone individua così in poche parole la caratteristica che assimila la poesia al vaticinio: la sua estraneità all’attività intellettuale, la sua mancanza di fondamento razionale, pur non escludendo che possa veicolare qualche verità, come ammette nel Menone. Nella Repubblica il giudizio, esteso anche ad altre forme di arte, come la pittura, si … Continua a leggere »

Note su arte e verità

 

1. L’endiadi «arte e verità» si riaffaccia in modo sintomatico lungo un arco di pensiero teso, come minimo, tra Platone e Heidegger, passando almeno per Aristotele, Hegel, Nietzsche1. Che tale endiadi assuma la forma di una preoccupazione circa la differenza e persino il dissidio tra philosophia e techne poietike (e quindi tra il filosofo e il poeta, dopo il politico e il sofista); oppure di un riconoscimento circa il carattere ben più veritiero della poiesis rispetto a qualsiasi collezione di fatti (e quindi, ad esempio, circa il modo in cui la poesia tragica coglie e mette in … Continua a leggere »

La bellezza geometrica del Battistero di Pisa

 

Esistono tanti articoli e libri sulla bellezza delle decorazioni interne ed esterne del Battistero, ma nessuno sulla sua geometria esterna. Si propone un’originale interpretazione della geometria del profilo esterno del Battistero mostrando come costruire un suo modello usando regole geometriche. Il modello viene poi validato sovrapponendolo ad un preciso disegno del prospetto del Battistero basato su un recente rilievo laser scanner. 

 

Introduzione 

La Cattedrale, il Battistero, il Campanile (la Torre Pendente) e il Camposanto della Piazza dei Miracoli di Pisa sono sempre presentati nella storia dell’arte come esempio di bellezza e armonia e … Continua a leggere »

Le reinvenzioni delle arti

 

In questo articolo propongo una spiegazione del costante rinnovamento delle arti ricorrendo al concetto di ‘reinvenzione’ ed esaminando la tecnologia in relazione alla natura umana, alle trasformazioni culturali e al molteplice scenario delle arti contemporanee. 


Il presupposto tecnologico 

Uno degli insegnamenti che può essere tratto dagli studi svolti nel corso dei secoli sulle arti è quello sulle loro trasformazioni: sono riconoscibili nelle opere delle artiste e degli artisti e sono rese possibili dalle loro pratiche, ossia dalle attività che svolgono sulla base dei loro programmi di lavoro (le poetiche) e dei diversi modi in cui fanno arte (gli … Continua a leggere »

La Croce e l’immagine di Cristo nel percorso culturale e nell’opera pittorica di Giovanni Testori

 

La sobria palazzina di Novate Milanese dove nacque Giovanni Testori nel 1923 è disposta su due piani. La facciata principale, prospiciente la piazza della stazione, è semplice, liscia, con appena un cenno di leggero rilievo; il retro, invece, è più mosso: una veranda e un ampio terrazzo si affacciano su un giardino ombroso e protetto. Poco lontano si intravedono le sagome di bassi edifici industriali dove, tuttora, si svolge l’attività dei laboratori di tessitura fondati dal padre di Giovanni, Edoardo Testori. La casa di Novate si è ora trasformata in una elegante casa-museo, sede della Associazione Giovanni Testori, fondata … Continua a leggere »

Racconto astratto

 

[Questo scritto (versione ampiamente modificata d’un testo pubblicato nel catalogo della mostra Immaginario mediterraneo, all’Anfiteatro Romano di Siracusa, settembre 1991) è un ipotetico “antefatto” (il personaggio è forse il “Passeggero”?) del dialogo Hypnerotomachia. Sulla libertà estetica, apparso sul n. 27, settembre 2022, di “vitapensata.eu”. I lettori riconosceranno i riferimenti ad alcuni testi classici.] 

 

 

“Non ho alcunché da dire”, pensa, guardando il cielo annuvolato. Chissà se per farsi presente, chissà se per spezzare la noia del percorso in autostrada, Lei gli ha chiesto della mostra visitata nel pomeriggio. Non ho alcunché da dire, pensa, intendendo “Non … Continua a leggere »

Il Tempo, grande artista. Tracce per un’estetica dell’invecchiamento 

 

Si sollevano gli anni alle mie spalle
a sciami. Non fu vano, è questa l’opera
che si compie ciascuno e tutti insieme
i vivi i morti1 

Le Temps qui d’habitude n’est pas visible, pour le devenir cherche des corps et, partout où il les rencontre, s’en empare pour montrer sur eux sa lanterne magique2 


Il tempo del cosmo 

Tempo è ogni cosa che invecchia. Questa affermazione, tanto ovvia quanto complessa da argomentare, è in realtà confermata anche dalle ultime acquisizioni della fisica. O almeno da una certa fisica. La fisica relativistica non accetta il divenire e recupera … Continua a leggere »

Un argomento misantropico per l’antinatalismo

Traduzione di Sarah Dierna

 

La «razza più perniciosa di piccoli detestabili vermi a cui la natura abbia mai permesso
di strisciare sulla faccia della Terra».
J. Swift, I viaggi di Gulliver, Parte II, capitolo 6 

Alcuni argomenti per la conclusione che è (sempre) sbagliato portare qualcuno al mondo sono ciò che definisco argomenti “filantropici”. Essi nascono dalla preoccupazione per il benessere di coloro che sarebbero portati al mondo. Secondo questi argomenti, venire al mondo rappresenta un danno piuttosto grave – o comporta un rischio piuttosto elevato di subire un danno grave per le persone portate … Continua a leggere »

L’inclinazione artistica come “disposizione per il mondo” 

 

Non occorre rinviare a Wagner e all’ideale del Gesamtkunstwerk né per converso fare riferimento alla teoria estetica adorniana e alla critica moderna al concetto di totalità per osservare come il pensiero sull’arte degli ultimi secoli si sia prioritariamente orientato verso l’idea di un compito dell’arte rivolto verso un afferramento o comprensione della realtà in quanto totalità. Totalità compresa e rappresentata mimeticamente, oppure totalità (ri)creata originariamente nel discorso artistico, secondo le due metafore concorrenti dello specchio e della lampada1, oppure persino totalità ormai infranta, perduta e irraggiungibile ma pur sempre assunta come referente, tanto più ineludibile quanto più … Continua a leggere »

Sette contro Tebe: un dramma nel suono 


Introduzione 

Was ist eine attische Tragödie? In riferimento alla domanda di Wilamowitz-Moellendorff, titolo dell’introduzione al suo monumentale commento all’Eracle di Euripide (1889)1, i tentativi di risposta in ambito filosofico hanno seguito fino a oggi tre approcci principali. Posta la differenza tra tragedia e tragico, come diversi studiosi hanno rilevato2, in quanto solo nella modernità il tragico diviene un problema (concetto) filosofico che risulta mantenere un rapporto più o meno forte con la tragedia, si vuole rispondere alla domanda iniziale partendo dalla definizione di Eschilo come poeta di un pensiero tragico. Se si considera la … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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