Un argomento misantropico per l’antinatalismo

By: David Benatar

Traduzione di Sarah Dierna

 

La «razza più perniciosa di piccoli detestabili vermi a cui la natura abbia mai permesso
di strisciare sulla faccia della Terra».
J. Swift, I viaggi di Gulliver, Parte II, capitolo 6 

Alcuni argomenti per la conclusione che è (sempre) sbagliato portare qualcuno al mondo sono ciò che definisco argomenti “filantropici”. Essi nascono dalla preoccupazione per il benessere di coloro che sarebbero portati al mondo. Secondo questi argomenti, venire al mondo rappresenta un danno piuttosto grave – o comporta un rischio piuttosto elevato di subire un danno grave per le persone portate … Continua a leggere »

L’inclinazione artistica come “disposizione per il mondo” 

By: Salvatore Tedesco

 

Non occorre rinviare a Wagner e all’ideale del Gesamtkunstwerk né per converso fare riferimento alla teoria estetica adorniana e alla critica moderna al concetto di totalità per osservare come il pensiero sull’arte degli ultimi secoli si sia prioritariamente orientato verso l’idea di un compito dell’arte rivolto verso un afferramento o comprensione della realtà in quanto totalità. Totalità compresa e rappresentata mimeticamente, oppure totalità (ri)creata originariamente nel discorso artistico, secondo le due metafore concorrenti dello specchio e della lampada1, oppure persino totalità ormai infranta, perduta e irraggiungibile ma pur sempre assunta come referente, tanto più ineludibile quanto più … Continua a leggere »

Sette contro Tebe: un dramma nel suono 

By: Stefano Piazzese


Introduzione 

Was ist eine attische Tragödie? In riferimento alla domanda di Wilamowitz-Moellendorff, titolo dell’introduzione al suo monumentale commento all’Eracle di Euripide (1889)1, i tentativi di risposta in ambito filosofico hanno seguito fino a oggi tre approcci principali. Posta la differenza tra tragedia e tragico, come diversi studiosi hanno rilevato2, in quanto solo nella modernità il tragico diviene un problema (concetto) filosofico che risulta mantenere un rapporto più o meno forte con la tragedia, si vuole rispondere alla domanda iniziale partendo dalla definizione di Eschilo come poeta di un pensiero tragico. Se si considera la … Continua a leggere »

La via cartesiana alla fenomenologia della soggettività trascendentale

By: Luigi Ingaliso - Matteo Pappalardo

 

La centralità teoretico-epistemologica assunta dalla soggettività nella costruzione di una conoscenza universalmente valida rappresenta uno dei tratti specifici sviluppati dalla modernità già a partire da Descartes, cui convenzionalmente (anche se non unanimemente) la storiografia filosofica tradizionale suole attribuire il titolo di iniziatore e inveratore di questo nuovo approccio speculativo. Nelle Lezioni sulla storia della filosofia Georg Wilhelm Friedrich Hegel, introducendo i caratteri della metafisica e della gnoseologia moderne e sottolineando i contributi apportati a tali branche da Spinoza e, ancor prima, da Descartes, così riferirà di quest’ultimo: «Cartesius segna un nuovo inizio in tutti i campi. Il pensare, il … Continua a leggere »

“Stella variabile” di Vittorio Sereni

By: Sarah Dierna

 

Ancora non lo sai
– sibila nel frastuono delle volte
la sibilla, quella
che sempre più ha voglia di morire –
non lo sospetti ancora
che di tutti i colori il più forte
il più indelebile
è il colore del vuoto?
(Vittorio Sereni, Autostrada della Cisa) 


Stella variabile
è definita la stella del firmamento che non possiede uno splendore costante e la cui luminosità varia quindi nel tempo. Stella variabile è definita in questa raccolta di poesie la nostra esistenza: «Una scheggia di luce», direbbe Céline, «che finisce nella notte»1.
Tra il crepuscolo e la notte, … Continua a leggere »

Le arti

By: Vita pensata

 

Come tutte le parole che contano, «arte» è un termine polisemantico. Si riferisce certamente all’ambito estetico – le «belle arti» – ma indica in primo luogo una ποίησις, una τέχνη, la capacità di inventare realtà a partire da una materia che c’è, plasmandola (la pittura e la scultura, ad esempio), modificandola (le parole della poesia e della narrativa), erigendola in edifici (l’architettura), scandendone gli intervalli sonori (la musica). E questo accade anche nelle arti in quanto tali, in quelle che davano nome alle ‘arti e corporazioni’ medioevali, vale a dire le opere e le attività degli artigiani – falegnami, … Continua a leggere »

Whitehead

By: Alberto Giovanni Biuso

 

Questo articolo intende essere soltanto un testo di servizio per introdursi a una filosofia tanto originale quanto complessa e linguisticamente strabordante. Ho cercato dunque di dare quanto più possibile la parola ad Alfred North Whitehead ma anche di rendere questa parola comprensibile sullo sfondo della storia della metafisica nella quale si colloca, nella quale intende collocarsi. Le citazioni da Whitehead sono tratte tutte dall’edizione di Processo e Realtà pubblicata da Bompiani con testo a fronte1. La prima parte della citazione è in inglese, segue la traduzione italiana, chiusa dal numero di pagina dove compare il testo originale.… Continua a leggere »

L’arte è una forma di conoscenza?

By: Roberta Corvi

 

«Il poeta è un essere leggero, alato, sacro, che non sa poetare se prima non sia stato ispirato dal dio, se prima non sia uscito di senno, e non abbia più in sé intelletto. Chi possegga intelletto è incapace di poetare e di vaticinare»1. Platone individua così in poche parole la caratteristica che assimila la poesia al vaticinio: la sua estraneità all’attività intellettuale, la sua mancanza di fondamento razionale, pur non escludendo che possa veicolare qualche verità, come ammette nel Menone. Nella Repubblica il giudizio, esteso anche ad altre forme di arte, come la pittura, si … Continua a leggere »

Note su arte e verità

By: Adriano Ardovino

 

1. L’endiadi «arte e verità» si riaffaccia in modo sintomatico lungo un arco di pensiero teso, come minimo, tra Platone e Heidegger, passando almeno per Aristotele, Hegel, Nietzsche1. Che tale endiadi assuma la forma di una preoccupazione circa la differenza e persino il dissidio tra philosophia e techne poietike (e quindi tra il filosofo e il poeta, dopo il politico e il sofista); oppure di un riconoscimento circa il carattere ben più veritiero della poiesis rispetto a qualsiasi collezione di fatti (e quindi, ad esempio, circa il modo in cui la poesia tragica coglie e mette in … Continua a leggere »

La bellezza geometrica del Battistero di Pisa

By: Antonio Albano

 

Esistono tanti articoli e libri sulla bellezza delle decorazioni interne ed esterne del Battistero, ma nessuno sulla sua geometria esterna. Si propone un’originale interpretazione della geometria del profilo esterno del Battistero mostrando come costruire un suo modello usando regole geometriche. Il modello viene poi validato sovrapponendolo ad un preciso disegno del prospetto del Battistero basato su un recente rilievo laser scanner. 

 

Introduzione 

La Cattedrale, il Battistero, il Campanile (la Torre Pendente) e il Camposanto della Piazza dei Miracoli di Pisa sono sempre presentati nella storia dell’arte come esempio di bellezza e armonia e … Continua a leggere »

Le reinvenzioni delle arti

By: Davide Dal Sasso

 

In questo articolo propongo una spiegazione del costante rinnovamento delle arti ricorrendo al concetto di ‘reinvenzione’ ed esaminando la tecnologia in relazione alla natura umana, alle trasformazioni culturali e al molteplice scenario delle arti contemporanee. 


Il presupposto tecnologico 

Uno degli insegnamenti che può essere tratto dagli studi svolti nel corso dei secoli sulle arti è quello sulle loro trasformazioni: sono riconoscibili nelle opere delle artiste e degli artisti e sono rese possibili dalle loro pratiche, ossia dalle attività che svolgono sulla base dei loro programmi di lavoro (le poetiche) e dei diversi modi in cui fanno arte (gli … Continua a leggere »

La Croce e l’immagine di Cristo nel percorso culturale e nell’opera pittorica di Giovanni Testori

By: Michele Del Vecchio

 

La sobria palazzina di Novate Milanese dove nacque Giovanni Testori nel 1923 è disposta su due piani. La facciata principale, prospiciente la piazza della stazione, è semplice, liscia, con appena un cenno di leggero rilievo; il retro, invece, è più mosso: una veranda e un ampio terrazzo si affacciano su un giardino ombroso e protetto. Poco lontano si intravedono le sagome di bassi edifici industriali dove, tuttora, si svolge l’attività dei laboratori di tessitura fondati dal padre di Giovanni, Edoardo Testori. La casa di Novate si è ora trasformata in una elegante casa-museo, sede della Associazione Giovanni Testori, fondata … Continua a leggere »

Racconto astratto

By: Giuseppe Frazzetto

 

[Questo scritto (versione ampiamente modificata d’un testo pubblicato nel catalogo della mostra Immaginario mediterraneo, all’Anfiteatro Romano di Siracusa, settembre 1991) è un ipotetico “antefatto” (il personaggio è forse il “Passeggero”?) del dialogo Hypnerotomachia. Sulla libertà estetica, apparso sul n. 27, settembre 2022, di “vitapensata.eu”. I lettori riconosceranno i riferimenti ad alcuni testi classici.] 

 

 

“Non ho alcunché da dire”, pensa, guardando il cielo annuvolato. Chissà se per farsi presente, chissà se per spezzare la noia del percorso in autostrada, Lei gli ha chiesto della mostra visitata nel pomeriggio. Non ho alcunché da dire, pensa, intendendo “Non … Continua a leggere »

Il Tempo, grande artista. Tracce per un’estetica dell’invecchiamento 

By: Enrico Palma

 

Si sollevano gli anni alle mie spalle
a sciami. Non fu vano, è questa l’opera
che si compie ciascuno e tutti insieme
i vivi i morti1 

Le Temps qui d’habitude n’est pas visible, pour le devenir cherche des corps et, partout où il les rencontre, s’en empare pour montrer sur eux sa lanterne magique2 


Il tempo del cosmo 

Tempo è ogni cosa che invecchia. Questa affermazione, tanto ovvia quanto complessa da argomentare, è in realtà confermata anche dalle ultime acquisizioni della fisica. O almeno da una certa fisica. La fisica relativistica non accetta il divenire e recupera … Continua a leggere »

Se

By: Eva Luna Turino

 

Se fossi un oggetto sarei codardo e cupo. Se fossi un oggetto forse sarei una persona, una persona col maldipancia e il singhiozzo. Se fossi un oggetto sarei di certo un dinosauro, un dinosauro fifone, un erbivoro che non si gode le stelle per paura che gli cadano in testa.
Se fossi un oggetto avrei paura della Morte e per nascondermi a lei smetterei di mangiare: non puoi vedermi se sono piccolo! Non puoi acchiapparmi se sono un minuscolo niente. Sarei talmente minuto da incastrarmi tra le ciglia delle femmine e i denti finti degli anziani, trasportato di esistenza … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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