Editoriali

Le arti

 

Come tutte le parole che contano, «arte» è un termine polisemantico. Si riferisce certamente all’ambito estetico – le «belle arti» – ma indica in primo luogo una ποίησις, una τέχνη, la capacità di inventare realtà a partire da una materia che c’è, plasmandola (la pittura e la scultura, ad esempio), modificandola (le parole della poesia e della narrativa), erigendola in edifici (l’architettura), scandendone gli intervalli sonori (la musica). E questo accade anche nelle arti in quanto tali, in quelle che davano nome alle ‘arti e corporazioni’ medioevali, vale a dire le opere e le attività degli artigiani – falegnami, … Continua a leggere »

Le Scienze

 

La prima delle scienze è stata l’astronomia, è stato il guardare la cupola che sovrasta l’orizzonte e rimanere sconcertati, intimiditi, afferrati dal luccichio dei corpi che la intessono, dal buio profondo sul quale si stagliano e poi, a poco a poco, dall’assoluta regolarità dei loro movimenti. Una regolarità in qualche modo prevedibile e quindi rassicurante, sapiente. La regolarità per la quale e dalla quale si generarono le matematiche come uno dei molteplici linguaggi volti a comprendere il mondo.
Come luce di senso e di potenza, dal fondo della fragilità umana scaturirono il numero, le geometrie. Le scienze moderne, le … Continua a leggere »

In difesa delle libertà

 

È il senso dei giorni, è la condizione delle scienze, è l’eredità degli eventi e delle idee che hanno reso luminosa l’Europa, è il desiderio, l’impegno, la lotta per le libertà del corpo sociale e di conseguenza degli individui che ne fanno parte. A questo patrimonio stiamo rinunciando con miopia, incoscienza, stanchezza, rassegnazione, irresponsabilità. Davvero, «per profonda che sia, la perdita di libertà sembra non toccare mai il fondo, non si finisce mai di perderla»1.
Anche per questo Vita pensata dedica alle libertà una riflessione molteplice e unitaria, che ruota intorno ad alcuni grandi pensieri della filosofia … Continua a leggere »

Corpo/Corporeità

 

Nell’andare del tempo, nel tessuto della vita, il corpo umano è sempre inseparabilmente organismo ed esperienza vissuta. Abbiamo bisogno di respirare, mangiare, bere, espellere, in modo che il metabolismo nel quale la vita consiste possa continuare sino a quando la struttura protoplasmatica che siamo perde a poco a poco o di colpo energia, omeostasi, salute. E abbiamo anche bisogno di ricordare ciò che è stato, immaginarci ciò che sarà, entrare in relazione con i nostri simili, con le altre forme di vita, con l’intero del quale siamo soltanto una infima parte, ciascuno di noi e l’intera umanità. La … Continua a leggere »

Estetica / Forma

 

Percepiamo sempre un mondo ordinato. Fatto di oggetti ben distinti l’uno dall’altro e che permangono nel tempo. Oggetti d’uso quotidiano che qualche volta e in vari tempi si trasformano come per magia in oggetti sacri: un tavolo che diventa altare, una massa di marmo che diventa statua, una ruota di bicicletta posta su un piedistallo. È anche da qui che scaturisce ciò che chiamiamo religione e ciò che definiamo arte. Scaturisce dalla particolare conformazione della materia e dal significato che a quella conformazione diamo. Gesti, realtà e significati -questi- profondamente filosofici e che il numero 25 di Vita Continua a leggere »

Sulla scuola al tempo del Covid

 

La scuola al tempo del Covid-19 non è più la scuola che conoscevamo. Com’è cambiata? Che cosa è stato fatto? Quali prospettive abbiamo per il futuro? In questo Speciale scuola di Vita pensata abbiamo cercato di indagare alcuni dei temi più rilevanti della situazione attuale della scuola italiana: la didattica a distanza –che meglio si dovrebbe definire didattica d’emergenza– e la didattica in presenza (compromessa però dalle misure anti-Covid), il cyberbullismo, la dispersione scolastica. La scuola in cui crediamo è però, al di là della situazione epidemica attuale, quella che permette il superamento del mero insegnamento trasmissivo non … Continua a leggere »

Sul presente

 

«War is peace. Freedom is slavery.  Ignorance is strength / La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L’ignoranza è la forza»
George Orwell, 1984, Mondadori, p. 8.

 

Il presente è inquieto, dolente, attonito, delirante. È una dissipatio del senso e una chiara sconfitta di una volontà di potenza tanto illusoria quanto nichilistica. Il presente ci sta infatti ricordando, con la forza di eventi fuori controllo, due dinamiche che non dovremmo mai dimenticare: che la struttura del vivente è il limite; che qualunque conquista collettiva è sempre di nuovo da difendere, compresi ciò che chiamiamo democrazia, libertà, diritti.
Ma … Continua a leggere »

Filosofie contemporanee

 

Il concetto di con-temporaneo è troppo spesso confuso con coevo. Cum-tempora, con-i-tempi, non rimanda esclusivamente alle prospettive “al passo con i tempi”, e dunque a ciò che pur essendo antico rientra a buon diritto nel presente, ma piuttosto a quelle filosofie che sono il risultato di prospettive filosofiche di tempi diversi e a quelle filosofie che hanno permesso che molte altre – in tempi molteplici anche distanti tra loro – potessero emergere, come una sorta di emanazione plotiniana. Dall’uno al molteplice ma anche il molteplice nell’uno.
Anche per questo la filosofia non è assimilabile o riducibile ad … Continua a leggere »

Sulla contemporaneità

 

Quando è finito davvero il Medioevo? E l’età moderna? In quale epoca viviamo adesso? Anche la temperie postmoderna sembra ormai appartenere al passato. Le cronologie, è chiaro, sono delle semplici convenzioni, stabilite dagli storici per orientarsi negli studi e per soddisfare il bisogno di ordine che la mente umana sente in ogni ambito della vita individuale e collettiva.
Gli anni Venti del XXI secolo sono anch’essi una convenzione ma una convenzione comoda, immediatamente comprensibile, in continuità con le scansioni che ben conosciamo dai banchi della scuola.
Ecco, il nostro tentativo di analizzare, comprendere e restituire qualche frammento della contemporaneità … Continua a leggere »

Severe ludere

 

Perché uno speciale scuola in Vita pensata? L’etimo di scuola è da rintracciare nel sostantivo greco σχολή “ozio, agio, tempo libero da occupazioni”, da cui il verbo σχολάζειν ovvero “avere tempo, oziare, indugiare, prendere tempo”. Eppure la scuola combatte l’ozio; è il luogo in cui i discenti esercitano la “fatica del concetto” e imparano a imparare. L’etimo certamente si riferiva alla sospensione dalla fatica fisica per dedicarsi a un certo svago mentale, seppur indirizzato a un impegno serio. Non può però che evidenziarsi tramite l’etimo questo qual divertissement che la scuola dovrebbe portare con sé. Si potrebbe certamente Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto G. Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2023 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

Free hit counters