„Existenz” ist ein Name des Kampfes. Bemerkungen zur Notwendigkeit der traditionellen Kampfkünste in der heutigen Gesellschaft
Abstract
In occasione del mio esame di quarto Dan presso la International Martial Arts Federation/ DAKO Germany e Karate Club Shintaikan e.V. presento alla commissione esaminatrice questo piccolo saggio in lingua tedesca, nel quale interpreto il sostrato ontologico originario dell’arte marziale come un tentativo di accogliere ed onorare la conflittualità intrinseca all’esistenza. Attraverso l’esegesi di due celebri frammenti presocratici, unitamente a una breve riflessione di carattere teologico, accompagno il mio lettore implicito – un artista marziale privo di formazione filosofica – nella comprensione della centralità del Πόλεμος eracliteo in quanto condizione ontologica primaria dell’essere. L’Arte Marziale ne riceve una legittimazione fondante ed originaria, in grado di dar ragione non solo della sua diffusione odierna, ma soprattutto dell’aura mistica che da sempre la racchiude e nobilita.
On the occasion of my fourth Dan examination at the International Martial Arts Federation/ DAKO Germany and Karate Club Shintaikan e.V. I present to the examining committee this small essay in German, in which I interpret the original ontological substratum of the Martial Art as an attempt to welcome and honor existence‘s intrinsic conflict. Through the exegesis of two famous pre-Socratic fragments, along with a brief reflection of theological nature, I accompany my implicit reader – a martial artist with no philosophical training – in understanding the centrality of the Heraclitean Πόλεμος as the primary ontological condition of being. The Martial Art receives a founding and original legitimacy, capable of accounting not only for its current diffusion, but above all for the mystical aura that has always enclosed and ennobled it.
Parole chiave
arti marziali, saggezza, conflitto, ontologia, filosofia presocratica
martial art, wisdom, conflict, ontology, pre-socratic philosophy
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