Recensioni
Edipo Re
Finalmente ritorna la tragedia; e non è un paradosso.
Lo Stabile di Genova ha messo in scena, dal 23 al 28 di novembre, un Edipo Re come sempre profondo e inquietante, ma soprattutto dalle grottesche atmosfere di delirio, che spogliando l’eroe allucinato (e allucinante) della sua secolare veste sublime, lo colloca in un ruolo ironico, logorroico, a tratti psicotico. Il risultato dell’impegno registico di Antonio Calenda si è rivelato un’opera incentrata sull’introspezione, sull’io diviso, sulla patologia (naturalmente la via interpretativa tracciata da Freud), che lo spettatore avrà potuto assimilare abbastanza facilmente dato il contesto “clinico” del travaglio del re di … Continua a leggere »
Jesus Christ Superstar
La prima rappresentazione di Jesus Christ Superstar avvenne nel 1971. Andrew Lloyd Webber, compositore, e Tim Rice, autore di testi musicali, ne furono i creatori, gli stessi del successivo Evita. Un’idea nuova che colse, sì, impreparati e sorpresi, ma forse anche per questo ancora più entusiasti. La chiesa cattolica ci mise un bel po’ ad accettare l’immagine di un Gesù superstar che avrebbe potuto sfiorare il blasfemo –ballando e cantando- ma che invece ne fece davvero un figlio del Tempo, il migliore.
Nel 1995 un gruppo di giovani artisti siciliani guidato da Massimo Romeo Piparo, riuscì a riprodurre e … Continua a leggere »
Perché non siamo il nostro cervello
Il titolo originale è esplicativo dei contenuti del libro. La mente, vi si sostiene, sta fuori dalle nostre teste, accade nell’intera corporeità, la quale è sempre aperta su un ambiente fatto di oggetti, eventi, persone. La mente non è quindi una cosa -di qualunque natura la si possa pensare- e non è neppure un processo, simile alla digestione che lo stomaco fa metabolizzando gli alimenti, ma è una sorta di danza, capace di creare forme a partire da una corporeità che si muove nello spaziotempo. La coscienza, che della mente è in qualche modo il nucleo, costituisce quindi una relazione … Continua a leggere »
Quel potere abnorme fondato sui “lacchè”
Nel suo lucido quanto impietoso saggio La libertà dei servi Maurizio Viroli sostiene la tesi che quello creato da Silvio Berlusconi (d’ora in poi, B.) nell’ultimo quindicennio sarebbe un «potere enorme» che invade ormai ogni sfera della nostra vita civile e politica. Per illustrare la situazione attuale l’autore parte da lontano: dalla nostra «debolezza morale» (strascico di una secolare esperienza di dominazioni straniere e di servitù), e soprattutto dal «sistema della «corte» così come è stato a suo tempo descritto dai vari Baldassar Castiglione, Machiavelli, La Boétie. Quest’ultimo – contemporaneo e amico di Montaigne – nel suo Discorso sulla servitù … Continua a leggere »
Vulnerabilità, cura, limite
Rispetto all’ampiezza della bibliografia presente, alla presenza nel dibattito culturale e politico, al peso posseduto in decisioni che influenzano fortemente la nostra quotidianità, la bioetica sembra a volte esprimersi attraverso una letteratura ripetitiva, poco incisiva, scolastica. Quest’ultimo aggettivo in entrambi i significati: quello del linguaggio comune e quello più filosofico. Scolastico, dunque nel senso di manualistico. Grande è la produzione, né accenna a esaurirsi, di manuali, compendi, istituzioni. Il rischio è, niccianamente, che il morto uccida il vivo, che si trasformi una disciplina che vive l’esperienza drammatica dello spostamento continuo dei limiti operato della tecnologia in una cattedrale di concetti … Continua a leggere »
Sul giallo filosofico. Aristotele e i delitti d’Egitto
La particolarità del nuovo genere letterario che da più di un decennio è ormai in auge, il “giallo filosofico”, consiste nell’uso di noti filosofi come personaggi principali o deuteragonisti. A inaugurare questa forma di scrittura creativa è stata Margaret Doody che nel 1978 pubblicò Aristotele detective. Forse i tempi non erano ancora maturi perché il successo arrivò molto tempo dopo, nel 1999, quando la Sellerio ripropose la pubblicazione.
Da allora ben otto romanzi sono stati editi. Se ci si aspetta il solito giallo imperniato esclusivamente sulla suspense e su resoconti organizzati intorno allo stesso centro, si consigliano altre letture. … Continua a leggere »
Sebastiano Ricci, le verità del mito
Sparse nel territorio che diede loro la sua luce, le tele di Sebastiano Ricci (1659-1734) segnano un percorso complesso e unitario tra i miti pagani, quelli cristiani e il significato educativo-iniziatico con il quale questi racconti sono stati spesso interpretati. Un percorso che intende celebrare i trecentocinquant’anni dalla nascita di Ricci.
Nel Palazzo Crepadona, è possibile ammirare il dipinto Ercole al Bivio, che pone al centro l’eroe combattuto tra la figura del Vizio -una donna languida, coperta di fiori, seminuda e adagiata tra satiri, danzatori e maschere- e la Virtù -una bella figura in piedi, affascinante e anch’essa … Continua a leggere »
Della dissimulazione necessaria
«Interesse, clientela, opportunismo». Anche di questo sono fatte le relazioni sociali. Alceste pensa però che esse siano costituite soltanto da questo. E, peggio, siano intessute di fatuità, ipocrisia, menzogna, vuoto, nulla. Una perfetta vocazione alla solitudine, quindi. No, invece. Perché ad Alceste capita ciò che agli umani è facile che accada: si innamora. E non di Eliante, discreta e a sua volta innamorata di lui, ma di Célimène, che è un poco civetta e soprattutto gode moltissimo nello stare con gli altri, nel farsi corteggiare, nel tenere salotto parlando male degli assenti e bene dei presenti. Questa donna è il … Continua a leggere »
Pavel Haas Quartet a Genova
Cambio di programma per il concerto organizzato dalla Giovine Orchestra Genovese per il teatro Carlo Felice di Genova. Il 29 novembre il quartetto Hagen, per via di un malore di uno dei componenti, non ha potuto deliziare il pubblico con i propri archi, dalla fama ormai internazionale. Il virtuoso quartetto salisburghese si sarebbe esibito con brani di Lutoslawski, Schumann e Beethoven.
A questo proposito è stato invitato a Genova il giovane quartetto Pavel Haas, residente a Praga e vincitore, tra l’altro, del prestigioso Concorso Borciani di Reggio Emilia nel 2005. Veronika Jaruskova, Eva Karova, Pavel Nikl e Peter Jarusek, residenti … Continua a leggere »
Noi…crediamo?
Chi è l’Italia. Chi sono gli italiani.
È il/la politico/a la cui immagine spicca prepotentemente dalla prima pagina del quotidiano?
È l’insegnante universitario che dall’alto della sua prestigiosa cattedra trasmette luminoso sapere a giovani menti anelanti al sapere?
È il ragazzino marocchino del quinto piano che ride di un riso bellissimo e che prorompe in belin fragorosi quando gli riferiscono che il genoa ha perso?
O è il mio vicino sull’autobus, impegnato con me in un silenzioso gomito a gomito, occhi spietatamente inafferrabili?
Cosa vuol dire “noi”?
“Noi credevamo” è il titolo del film di Mario … Continua a leggere »