Temi (III)
Model Failure. The implications of the ‘classical’ as a paradigmatic concept
Abstract
E se la concezione comunemente accettata del ‘classico’ fosse parziale? Se la sua funzione-modello non fosse quella che solitamente percepiamo? Forse nel concetto di ‘classico’ c’è di più di quanto pensiamo. Questo testo sfida la comprensione tradizionale del ‘classico’ come modello, proponendo che la sua funzione possa essere più limitata ed erratica di quanto comunemente riconosciuto. Attraverso un’analisi delle opere di Giorgio Agamben, Thomas Kuhn e Michel Foucault, il saggio esplora come i paradigmi plasmino la portata e i limiti del ‘classico’. Sostiene che la funzione del ‘classico’ sia più strettamente legata alla conformità e al pragmatismo che … Continua a leggere »
Suggestioni e rivisitazioni della filosofia pratica aristotelica in alcune pagine della cultura tedesca del Novecento
Abstract
Questo contributo intende riflettere su talune rivisitazioni della ‘filosofia pratica’ di Aristotele che si colgono in alcune pagine della cultura tedesca del Novecento. In questo periodo si assiste, infatti, ad un rinnovato interesse per la praxis aristotelica, specie per la nozione di phronesis, che viene reinterpretata da pensatori quali Hans-Georg Gadamer, Joachim Ritter, Rüdiger Bubner e Günther Bien, nell’ambito di una più generale “riabilitazione della filosofia pratica”. Se Gadamer pone la phronesis come modello dell’ermeneutica, Bubner la interpreta come unica forma di razionalità pratica, soffermandosi, come Ritter e Bien, sul concetto di ethos quale fondamento dell’etica aristotelica. … Continua a leggere »
Le pathosformeln warburghiane. La rinascita del classico attraverso il dionisiaco
Abstract
Questo saggio affronta il tema del classico a partire da una prospettiva critica che ne mette in discussione l’identificazione con l’ideale apollineo di bellezza, misura e armonia, affermatosi con la tradizione winckelmanniana. Attraverso la visione di studiosi quali Nietzsche e Warburg, il contributo propone una rilettura del classico come spazio di tensione e inquietudine, dove convivono istanze contrastanti, in particolare quelle riconducibili alla polarità tra apollineo e dionisiaco. Il testo si articola in due momenti principali: una prima parte che analizza la genealogia del concetto di classico e la sua progressiva semplificazione in epoca moderna; una seconda parte … Continua a leggere »
Semplificazione formale ed espressione del sacro in Ingres
Abstract
Nella relazione e nel confronto fra le parole dell’artista e la sua produzione pittorica si può individuare lo sfondo teorico della sua tendenza alla misuratezza formale. La riflessione sul controllo espressivo e sulla definizione delle masse viene ad essere applicata in opere quali l’Odalisca en grisaille o il Ritratto di Madame Moitessier in piedi, su cui il pittore ha operato una progressiva riduzione compositiva che trova il suo orizzonte concettuale nel classicismo difeso da Quatremère de Quincy e nell’ispirazione dall’antico, in particolare nel disegno delle pitture vascolari. Su tale attitudine sintetica, basata sull’interpretazione del modello in … Continua a leggere »
Fede filosofica e Glauben in Karl Jaspers: considerazioni epistemologiche e antropologiche
Abstract
Il contributo intende offrire una possibile prospettiva ermeneutica in merito al concetto di fede filosofica nel pensiero di Karl Jaspers. Ci si propone di approfondire le modalità con cui la filosofia si esplica come fede, ovvero come Glauben che diventa possibilità di realizzazione spirituale autentica anche nel presente. In questa prospettiva, si ripercorrono alcuni snodi salienti della riflessione teoretica sviluppata in Philosophie, per poi analizzarne la declinazione pratica in Die geistige Situation der Zeit: qui le categorie filosofiche sono applicate alla contemporaneità e la filosofia si configura come fede autentica che, talvolta anche molto più delle … Continua a leggere »
Il rigore del concetto, l’ordine del senso e la teologia filosofica. Risposta a Massimo Epis
Abstract
L’autore del saggio prosegue nella discussione con il teologo Massimo Epis il quale ha rivolto alcuni rilievi critici in merito al valore dimostrativo dell’argomentazione metafisica che egli aveva svolto nei suoi scritti in ordine al trascendimento dell’esperienza. L’obiezione principale di Epis è che l’argomentazione logico-inferenziale che muove dalla processualità dell’esperienza non sarebbe in grado di giustificare l’affermazione teistica, la quale invece implicherebbe necessariamente una tematizzazione del «negativo» che caratterizza il soggetto umano allorquando non ci si limiti a considerarlo unicamente nella sua dimensione conoscitiva. L’autore approfondisce ulteriormente la sua tesi che il «negativo» in relazione al quale si … Continua a leggere »
Heidegger: un itinerario escatologico (1919-1927)
Abstract
L’articolo delinea un itinerario escatologico all’interno del pensiero di Martin Heidegger al fine di mettere in luce il modo in cui filosofo si appropria della concettualità cristiana e la traduce nello spazio dell’ontologia fondamentale del 1927. Nella parte conclusiva si tenta un confronto critico fra l’interpretazione heideggeriana dell’escatologia e quella propriamente teologica di von Balthasar.
This paper outlines an eschatological itinerary within Martin Heidegger’s thought in order to highlight the way in which the philosopher appropriates Christian conceptuality and trans- lates it into the space of the fundamental ontology of 1927. In the concluding section, a critical comparison … Continua a leggere »
Dalla fisica alla metafisica. Per un sentimento sacro dell’esistenza
Abstract
Secondo alcune prospettive filosofico-religiose, l’umano è caduto da una dimensione perfetta e originaria che possiamo far corrispondere al cosmo materico e al divenire di enti, eventi e pro- cessi, ma più in particolare al sacro. Il presente contributo, confrontandosi con alcuni scrittori e filosofi – Kundera, Otto, Jankélévitch, Cioran, Freud, Biuso – tenta di impostare una riflessione teoretica su un possibile sentimento sacro della vita, una ricognizione metafisica dell’esistenza umana nel mondo, il cui compito è interrogarsi sull’intero/sacro, sulla dinamica relazionale esserci-essere, sulla possibilità che il sapere può rappresentare come somma grazia del vivere.
According to some philosophical-religious … Continua a leggere »
Νόμος o Φύσις? Benjamin, Agamben e la vita sacra come soglia
Abstract
Il presente contributo si propone di affrontare il problema della sacralità della vita in Walter Benjamin, per come si presenta nel saggio Per la critica della violenza (1921). Per cogliere il fulcro di questa posizione, ci soffermeremo sulla figura della «mera vita» [das bloße Leben] che diviene sinonimo di «colpa» e pertanto occupa una posizione indecidibile tra φύσις e νόμος, sviluppandolo in parallelo con quello di “nuda vita” in Giorgio Agamben, attraverso l’analisi del primo libro di Homo Sacer.
This paper aims to deal with the “sacred life” issue in Walter Benjamin, as it appears in the Critique … Continua a leggere »
All’ombra di Feuerbach. Kojève e la lettura ateo-immanentistica di Hegel
Abstract
Il saggio si concentra sulla lettura atea e immanentista del pensiero di Hegel, elaborata da Alexandre Kojève nel seminario dedicato alla Fenomenologia dello Spirito e tenutosi a Parigi tra il 1933 e il 1939. La lettura di Kojève modificò profondamente l’immagine di Hegel nella Francia del primo Novecento, rendendolo protagonista del dibattito filosofico per almeno due decenni. Tuttavia, la linea interpretativa umanistica promossa da Kojève comportava una regressione a una prospettiva filosofica feuerbachiana, che il pensiero contemporaneo percepiva come lontana e insostenibile. La letteratura hegeliana ha oggi il compito di riconoscere l’incidenza storica dell’interpretazione kojèviana e allo stesso … Continua a leggere »