Guy Debord, un classico malgré lui?

Di: Afshin Kaveh
10 Maggio 2025

 

Abstract 

Guy Debord si accinge ormai a diventare un classico, ampiamente studiato, della critica sociale. Nel giro di pochi anni sono state consacrate, a lui e alla sua teoria dello “spettacolo”, decine di volumi, monografie, ricerche e articoli. Tuttavia, incasellato nei tradizionali metodi disciplinari, come quelli della sociologia o dell’estetica, oppure ridotto a critico dei mass-media, si è persa la costruzione logico-dialettica della teoria di Debord. Obiettivo di questo saggio è quello di dimostrare la centralità che le opere di Karl Marx e degli autori della tradizione hegelo-marxiana come György Lukács hanno avuto nella costruzione teorica debordiana.

Guy Debord is increasingly becoming recognized as a classic figure in the field of social critique. In just a few years, dozens of books, monographs, studies, and articles have been dedicated to him and his theory of the “spectacle.” However, once confined within traditional disciplinary frameworks – such as those of Sociology or Aesthetics – or reduced to a mere critic of the mass media, the Logical-Dialectical construction of Debord’s theory has been largely overlooked. The aim of this paper is to demonstrate the central role that the works of Karl Marx and authors from the Hegelian-Marxist tradition, such as György Lukács, played in the theoretical development of Debord’s thought. 

Parole chiave

spettacolo, Debord, Marx, Lukács, détournement
spectacle, Debord, Marx, Lukács, détournement 

 

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