Arte contemporanea, classicismo, anticlassicismo
Abstract
Il classicismo è stato per alcuni secoli il riferimento essenziale per la produzione artistica europea (sia in campo letterario che figurativo). Ma con l’apparizione delle cosiddette Avanguardie storiche, ai primi del ’900, si è determinata una rottura (spesso teorizzata facendo riferimento alla nozione di Sublime): l’artista sovrano sembra non voler più sottostare ad alcuna regola, e trova quindi negli usi classicistici un ostacolo da eliminare. Tuttavia la questione è più complessa, in quanto si tratta di fare i conti col substrato delle teorie classicistiche. Queste ultime trovavano consistenza e validità nella pretesa di un’adesione alla “natura”. Arte classicistica significava, in apparenza, “arte pensata e realizzata seguendo le logiche della natura”. Garanzia di oggettività e perfino di “eternità”, le logiche della natura non appaiono però evidenti, e necessitano di un’interpretazione (problema tanto più all’ordine del giorno quanto più si determinano i procedimenti astratti della scienza). Nelle opere di alcuni artisti (ad esempio Klee) la questione viene variamente affrontata. Negli ultimi anni del ’900 emerge poi la nozione di una necessità da parte degli artisti di “disumanizzare l’arte”, ribaltando così i presupposti del classicismo. Alcuni artisti, viceversa, cercano di reinterpretare il rapporto fra produzione umana e “natura”.
Classicism has been for some centuries the essential reference for European artistic production (both in the literary and figurative fields). But with the appearance of the so-called historical Avant-gardes, at the beginning of the 20th century, a break occurred (often theorized with reference to the notion of the Sublime): the sovereign artist seems no longer to want to submit to any rule, and therefore finds in classicist uses an obstacle to be eliminated. However, the issue is more complex, as it involves dealing with the substratum of classicist theories. The latter found consistency and validity in the claim of an adherence to “nature”. Classicist art apparently meant “art conceived and created following the logic of nature”. A guarantee of objectivity and even of “eternity”, the logic of nature does not appear evident, however, and requires interpretation (a problem that is all the more pressing the more the abstract procedures of science are determined). In the works of some artists (for example Klee) the issue is addressed in various ways. In the last years of the 20th century, the notion of a need for artists to “dehumanize art” emerges, thus overturning the assumptions of classicism. Some artists, on the contrary, try to reinterpret the relationship between human production and “nature”.
Parole chiave
Kultur, classicismo, natura, sublime, disumanizzazione dell’arte
Kultur, classicism, nature, sublime, dehumanization of art
Nessun commento