Recensioni

Giornale di Metafisica 1/2010

Il Giornale di Metafisica venne fondato da Michele Federico Sciacca nel 1946 e, seppur con alterne vicende,  costituisce una delle più costanti e rigorose voci della cultura filosofica italiana ed europea. Al di là  dell’ispirazione, pur sempre presente, del suo fondatore, il GdM ospita infatti saggi e dibattiti che toccano i temi  più attuali della vita e del pensiero e dà spazio a una grande pluralità di voci, posizioni, studiosi. La Rivista  alterna numeri monografici con delle miscellanee. Tra queste, il numero 1/2010 è certamente significativo di un  approccio che parte, sì, dalla metafisica ma la declina in modalità che … Continua a leggere »

Il colore della luna

Scrivere non è un’arte facile, esattamente come il vedere non è un’operazione semplice. Paola Bressan ha saputo  ne Il colore della luna scrivere bene su quest’attività umana apparentemente tanto lineare nel suo automatismo.  I luoghi comuni che sfata, con un linguaggio divulgativo seppur scientifico, divertente seppur serissimo,  comprensibile seppur forbito, sono davvero innumerevoli, a cominciare dal fatto che in realtà se si dovesse  valutare la capacità del sistema visivo umano sulla base della «minuscola parte dello spettro elettromagnetico  che genera in noi sensazioni visive, la luce, […] compresa fra i 380 e i 700 nanometri circa: di fronte alla  vastità … Continua a leggere »

The Man from Earth

Una storia sorprendente non è quella inventata dal nulla, ma quella che spinge i confini del reale sin dove non sfiorano asintoticamente il nulla stesso. Non è la creazione che sorprende –perché la creazione è mistero- ma la possibilità dell’impossibile che la ragione umana -reale divinità- dimostra possibile. La storia sorprendente è quella che rende il massimamente estraneo familiare, nel significato inglese, però, che non permette l’accezione di amichevole, ma soltanto di conosciuto. The man from Earth è un film indipendente del 2007, scritto da Jerome Bixby e diretto da Richard Schenkman. mai approdato nelle sale italiane. Inizia e … Continua a leggere »

Una stagione al Piccolo

Non l’intera stagione, a dire il vero, ma una selezione degli spettacoli andati in scena nelle diverse sedi del Piccolo Teatro fra il 2009 e il 2010. È questo che vorrei proporre al lettore. Una scelta, quindi, del tutto personale ma che spero darà un’idea della varietà e della ricchezza che caratterizzano da sempre gli spettacoli messi in scena dallo storico teatro milanese. Si va, infatti, dagli autori classici -italiani e stranieri- ad alcuni dei testi più innovativi della drammaturgia europea contemporanea. Anche le scelte registiche sono le più diverse.

Molto tradizionale, ad esempio, la messa in scena del Birraio Continua a leggere »

Calderara e l’astrattismo

Molto più noto in Olanda e in Germania, Antonio Calderara (1903-1978), nato ad Abbiategrasso -come amava dire, “in Europa”, vissuto a Vacciago di Ameno (Novara) sul lago d’Orta- spinge alla riflessione sulla continuità della ricerca pur distinta in due periodi, il figurativo e l’astratto, da una cesura di ben dieci anni. Nel 1959 abbandona la maniera figurativa iniziata col precocissimo La chiesa di Vacciago, lui appena dodicenne.

Poco, di tale periodo figurativo, risulta documentato nella casa-museo di Vacciago, aperta e preziosa per gli estimatori dell’astrattismo, segnatamente quello razionalista, del peculiare razionalismo di Calderara e di correnti degli anni Cinquanta-Settanta. … Continua a leggere »

Contaminazioni

Contaminare le arti, ibridare le vite, intrecciare i punti di vista, salvaguardare le dinamiche di identità e differenza. Anche questo significa quella parola a volte intimidatrice, altre volte banalizzata, sempre polisemantica, che è cultura. Un’espressione di tale ricchezza è da qualche anno l’iniziativa milanese che sotto la sigla di Arianteo propone da luglio ai primi di settembre una mescolanza feconda e divertente di musica e cinema. Nel bel cortile del Conservatorio «Giuseppe Verdi» un concerto precede infatti ogni sera la visione dei film. Suoni e immagini in questo modo si legano e offrono un’esperienza estetica e concettuale quasi sempre … Continua a leggere »

Donne finte e donne vere

Immaginate di svegliarvi tutte le mattine con uno splendido marito accanto che è anche un gran bell’uomo e che non russa neppure, di essere ricche, bellissime, di avere un lavoro che vi consente di guadagnare e di non timbrare il cartellino, -perché siete scrittrici note- e di avere degli amici sinceri, saggi, anche loro ricchi e sempre disponibili, persino a venirvi incontro nelle vostre esigenze lavorative, persino pronti a sostenervi e a condividere le vostre inquietudini anche quando prendete istantanee decisioni che fino al giorno prima neanche si profilavano all’orizzonte. Certo è difficile poter spingere l’immaginazione così oltre. Eppure non … Continua a leggere »

Et voilà i robot

Nunzia Bonifati intervista ingegneri, filosofi, fisici, su uno dei temi essenziali del presente e del futuro. Lega poi tra di loro queste conversazioni in una trama assai piacevole da seguire e sempre chiara nelle sue implicazioni e conseguenze. Ne esce un volume a più voci dal quale emerge la dimensione magmatica della robotica, e cioè di quel sapere all’incrocio tra tecnologia e filosofia che studia lo statuto dell’artificiale, la sua storia, le sue leggi, le sue possibili applicazioni agli ambiti più vari.

Qua e là, nel libro, si avanzano previsioni ancora una volta ottimistiche. Nel 1956 durante la Conferenza di … Continua a leggere »

Per arrivare al Caos che caos!

Se qualcuno nutrisse il desiderio di sapere quale sia stata la ventura delle ceneri di Pirandello, bisognerà che legga l’agile libretto di Roberto Alajmo. Intitolato per l’appunto Le ceneri di Pirandello, il breve testo è ben illustrato da Mimmo Paladino come si trattasse di una favola per adulti consapevoli del potenziale destino tragicomico che sta in agguato alla morte di ciascuno. E in effetti era proprio l’obiettivo originario dell’autore quello di scrivere un libro più vasto per indagare «su quel che ci aspetta dopo la morte» (p. 7)

«L’anima, per quanto mi riguarda, è libera di fare quello che … Continua a leggere »

Kubrick. Va in scena la fotografia

Diciassettenne, Stanley Kubrick venne assunto dalla rivista , per la quale realizzò dei servizi fotografici che testimoniano della precocità di uno sguardo che attraverso le immagini -immobili o in movimento che siano- è stato capace di cogliere il segreto della vita e delle cose e trasformare il quotidiano in epica. Come per i film, i temi sono i più diversi ma in tutti è assolutamente riconoscibile uno sguardo che disvela, una forza veritativa che coglie l’enigma dentro persone, fatti, oggetti, situazioni, e tale enigma sa portare alla luce, letteralmente. Il gioco delle luci e delle ombre è infatti già cinematografico, … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto Giovanni Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2025 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 - Rivista scientifica per l’Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche.

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