Recensioni
La filosofia della storia nella Grecia classica
Lo studio di Luca Grecchi La filosofia della storia nella Grecia classica, pubblicato nel 2010 per i tipi di Petite Plaisance, si propone di dimostrare «come già nella Grecia classica fosse presente un pensiero che, in termini moderni, è possibile definire come “filosofia della storia”», intendendo con ciò «la teoria che si occupa di comprendere, mediante la riflessione filosofica sul passato e sul presente, il senso della storia umana, e di delineare gli scenari più probabili e più desiderabili per il futuro, nonché le modalità della loro attuazione» (p. 11). L’idea che tale “teoria” o “disciplina” … Continua a leggere »
Animalia
Homo sapiens è una specifica vita animale in continuità con la vita degli altri animali. Ma noi non conosciamo abbastanza la nostra animalità e non sappiamo come prendercene cura. Riuscire ad averne cura – che in generale, concretamente, vuol dire «porre fine a millenni di errore antropocentrico e a secoli di sterminio degli altri animali in nome degli interessi umani» (155) – è l’obiettivo davanti a cui ci pone Alberto Giovanni Biuso nel suo lucido e filosofico, sfaccettato e agile Animalia.
Com’è tipico dei volumi di filosofia e scienza, Animalia è composto principalmente da tre strati con cui l’autore … Continua a leggere »
Corpi, confino e conflitto
Il compito precipuo della filosofia è quello di non lasciarsi catturare dalle emozioni ma di comprendere ciò che accade nella realtà, sempre e dovunque. Questo importante lascito spinoziano necessita, però, di una precondizione, cioè la libertas philosophandi. Il filosofo deve essere libero quando scrive, parla, discute o pensa, e non deve avere remora alcuna nel sostenere le sue opinioni, soprattutto in un tempo in cui siamo dominati dal «politicamente corretto»1.
Sono questi gli strumenti intellettuali che hanno guidato gli autori del volume collettaneo, Krisis. Corpi, Confino e Conflitto2. L’opera si pone l’obiettivo di presentare … Continua a leggere »
«Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo»
Nei Commentaires sur la Société du Spectacle Guy Debord si occupa ripetutamente delle Brigate Rosse e del caso Moro. Lo sfondo della sua lettura è lo Spectaculaire Intégré, che allora e ancor più oggi s’impone ovunque, perfettamente coeso con ogni forma di discorso pubblico, struttura istituzionale, modo di produzione. Esso si caratterizza per l’effetto combinato di «cinq traits principaux, qui sont: le renouvellement technologique incessant; la fusion économique-étatique; le secret généralisé; le faux sans réplique; un présent perpétuel» (Gallimard, 1988, cap. V, p. 25). Una segretezza generalizzata e il falso senza risposta, un segreto pervasivo diffuso, incompiuto o … Continua a leggere »
Pablo Interlandi. La forma del colore
«L’artista è l’origine dell’opera. L’opera è l’origine dell’artista. Nessuno dei due sta senza l’altro. Tuttavia nessuno dei due, da solo, è in grado di produrre l’altro. Artista ed opera sono ciò che sono, in sé e nei loro reciproci rapporti, in base ad una terza cosa, che è in realtà la prima, e cioè in virtù di ciò da cui tanto l’artista quanto l’opera d’arte traggono il loro stesso nome, in virtù dell’arte»1.
Così sosteneva Heidegger e appare chiaro in questo breve viaggio nell’arte di Pablo Interlandi, in cui l’esperienza della luce si fa colore e le … Continua a leggere »
Naturalmente imperfetti
“Ebbene, mio caro Pangloss,” disse Candido, “quando siete stato impiccato, sezionato, riempito di botte, messo ai remi della galea, avete sempre pensato che tutto andasse per il meglio?” “Resto sempre della mia prima opinione,” rispose Pangloss, “perché in fin dei conti sono filosofo, non mi conviene contraddirmi, giacché Leibniz non può aver torto, e l’armonia prestabilita è la più bella cosa del mondo, come il pieno e la materia sottile”1.
La fede ostinata nel migliore dei mondi possibili, oggetto della satira tagliente di Voltaire nel Candide, non è tramontata. Quando non si manifesta esplicitamente in anacronistiche … Continua a leggere »
Savoca / Ungaretti
A un secolo da Allegria di Naufragi, Giuseppe Savoca propone una lettura di Ungaretti che da quel libro rivoluzionario si dispiega verso una comprensione non soltanto dell’intero itinerario del poeta ma della poesia in quanto tale.
La poesia è infatti, nella sua essenza, musica. E Ungaretti è stato uno dei maggiori musicisti italiani del Novecento. La sua Difesa dell’endecasillabo, provenendo da chi frantumandolo aveva creato un nuovo ritmo per le parole, è significativa della potenza che questo particolare verso ha nella nostra lingua. Una potenza che percorre per intero Sentimento del tempo. Quest’ultima parola – tempo … Continua a leggere »
Metafisica della peste
La vita degli umani procede indisturbata, pur con gli innumerevoli problemi e difficoltà che la storia e la società producono internamente al loro divenire. La conflittualità è insita nelle relazioni interumane ed extraumane. Tutto procede secondo un ordine prestabilito, e la cultura e la civiltà sono l’espressione e il senso dato alla vita e alle relazioni. A un tratto però questo equilibrio in apparenza irresistibile ed eterno, frutto di sedimentazioni secolari, si incrina, e il disordine regna più sovranamente di ogni equilibrio mondano possibile. Tali stati d’eccezione corrispondono all’ingresso della peste nel mondo.
Cos’è la peste? Esiste o non … Continua a leggere »
Balido. La ricerca della verità
Chi si intende di logica sa che non sarebbe possibile per un neofita comprendere un testo che ne tratti senza un’adeguata preparazione. In tutte le sue opere Michele Malatesta – filosofo che di logica si è occupato tutta la vita – permette anche al lettore meno informato di poter comprendere, quasi portandolo per mano in un mondo a lui sconosciuto. Così fa Balido in questo testo. Come il suo maestro, egli non dimentica di fornire a chi legge gli strumenti necessari per capire. Il lettore che vorrà davvero immergersi nell’analisi condotta da Balido sui testi di Mario Vittorino e … Continua a leggere »
Tempo e materia. Una metafisica
Nella sua più grande opera dialettica e metafisica, il Sofista, Platone delinea i caratteri fondamentali della metafisica, concludendo che il movimento e la quiete sono momenti costitutivi essenziali dell’Essere di tutte le cose e che l’Essere stesso, gli enti e le idee sono pervasi e attraversati da due generi fondamentali: l’identico e il diverso. Platone offre a tutto il pensiero filosofico occidentale il connubio metafisico di identità e differenza che definisce la metafisica come una struttura stabile ed eterna ma mutevole e diveniente al contempo. La metafisica abbraccia finalmente la molteplicità della sua struttura e degli enti; essa … Continua a leggere »