Temi
Complessità della conoscenza: spunti da Feyerabend
Da Kant a Popper
Kant, come è noto, aveva riconosciuto a Hume il merito di averlo svegliato dal sonno dogmatico, ma forse non aveva immaginato quali sarebbero state nel tempo le conseguenze di tale risveglio. Infatti, lo stesso Kant, nel tentativo di superare l’antitesi fra razionalismo ed empirismo, ha impresso una svolta significativa alla tradizione moderna quando ha affermato che conosciamo il fenomeno ma non il noumeno, vale a dire che non conosciamo la realtà in sé ma solo la realtà come si manifesta a noi. La riforma kantiana ha assestato un grave colpo alla concezione classica della conoscenza … Continua a leggere »
Giovanni Gentile. La pedagogia come scienza e filosofia
«La via del sapere sincero è lunga […].
Questa voglia non si fa nascere dando un sapere,
ma dando il bisogno del sapere, e mettendo nell’anima,
con le difficoltà dei problemi che sorgono dall’intimo di essa,
il pungolo della riflessione ulteriore».
(G. Gentile, Sommario di pedagogia come scienza filosofica)
Sapere e vita
Solo un mestiere vissuto come missione e non come professione, esercitato con rigore, attenzione e passione, può avere reso possibile il Sommario di pedagogia come scienza filosofica (1912) di Giovanni Gentile.
Una filosofia pratica in cui la metafisica del filosofo siciliano trova il culmine della sua … Continua a leggere »
Scienza e auctoritates
Se questa scienza che grandi vantaggi
porterà all’uomo, non servirà all’uomo
per comprendere se stesso,
finirà per rigirarsi contro l’uomo.
(Giordano Bruno)
Noi vogliamo una filosofia libera una libera ricerca scientifica. Mentre voi imponete la vostra volontà di sopraffazione.
Noi vogliamo l’autonomia del pensiero e della scienza da ogni autorità religiosa, civile o accademica
Voi volete soffocare ogni manifestazione dello spirito.
Che possano essere scacciati dalla Sorbona e da ogni università i bigotti ed i pedanti!
Questa università non aperta a tutti non è giusta.
Le cattedre ai sapienti non ai dogmatici!
I banchi a disposizione di chiunque abbia amore … Continua a leggere »
Le mani dei barbari sulle edizioni nazionali
L’istituto delle edizioni nazionali venne promosso, con finanziamenti pubblici, a fine Ottocento, dall’appena costituitosi Stato Unitario Italiano ed è durato per più di un secolo, sino ai giorni nostri, con il compito di valorizzare il patrimonio di pensiero e di arte comune alla tradizione culturale della nostra nazione. Tale obiettivo è perseguito pubblicando in edizione critica le opere dei principali autori italiani, sia per mettere a disposizione degli studiosi i loro testi in versioni filologicamente accertate, sia per garantirne una vulgata accessibile a tutti.
Il valore civile e sociale delle edizioni nazionali è notevolissimo, perché, pur esprimendo la sintesi … Continua a leggere »
Critica e Consumo. Foucault e Kant
I
Vorrei partire da un interrogativo elementare: da quando la libertà è diventata una nozione ambigua da maneggiare con sospetto? Da quando, in altre parole, la sua potenza trascendentale, la sua attività regolativa, la sua pregnanza concettuale, la sua funzione di presupposto per riconoscere l’umanità dell’umano, s’incrina pesantemente sino a diventare una voragine d’incomprensioni teoriche, sbandamenti etici e deficienze politiche?
Proverei a elaborare una risposta assai generale: nella dilatazione di quella che chiamiamo società dei consumi, circa mezzo secolo fa, si diffondono discorsi, analisi, studi, opere d’arte in grado di dimostrare che la libertà diventa un sottile e allo … Continua a leggere »
Libertà d’insegnamento, un diritto a rischio
1 Quando si introducono giovani alunni ai Principi fondamentali della Costituzione italiana, solitamente non si incontra particolare difficoltà a far loro comprendere il carattere inalienabile di alcuni diritti, illustrati nei primissimi articoli. Dove compaiono principi, in particolare quello di “solidarietà”, che consentono di giustificare il legame forte che il testo costituzionale istituisce tra alcuni concetti decisivi (p.es. il “lavoro” nell’articolo 1) e il carattere democratico della Repubblica. I diritti inalienabili, che la Repubblica deve “riconoscere” e che nessuna autorità ha il potere di limitare, sono tali perché vanno declinati nell’orizzonte della socialità e della solidarietà; sono diritti che contemporaneamente … Continua a leggere »
Libertà e liberismo
Il neoliberismo
Che ne è della libertà, in questi tempi di pandemie, di guerre? Che ne è delle società occidentali democratiche? Da tempo la strada intrapresa dalla nostra civiltà sembra condurre verso sentieri opachi. Tentare di ricostruire l’origine di questi sentieri, interpretare i processi che hanno condotto alla crisi radicale della nostra civiltà è compito di un’indagine filosofica degna di questo nome. L’origine della crisi in questione ha un nome chiaro quanto nefasto – almeno per le classi lavoratrici dell’Occidente: neoliberismo. Di questa dottrina politico-economica Luciano Gallino ha formulato una sintesi molto efficace:
… Continua a leggere »Di qualsiasi bene l’individuo e la collettività
Rousseau pensatore del potere e della libertà
1
L’importanza di Jean-Jacques Rousseau nella storia del pensiero politico è certamente un fatto conclamato ma, nondimeno, ci si può forse ancora chiedere in che modo l’autore del Contrat social abbia contribuito all’istituirsi di alcuni archetipi delle dottrine politiche moderne1. Com’è stato detto, ogni epoca ha avuto il suo Rousseau2, ma se, ed è lecito crederlo, nessun pensiero o pensatore nasce ex nihilo, neanche il genio polivalente di Jean-Jacques sfugge a influenze storiche ben precise3. Egli pensa da contrattualista critico e – tramite la sua penna straordinaria (qualità che non sempre ha … Continua a leggere »
Hypnerotomachia. Sulla libertà estetica
[Strada in mezzo al quasi-nulla, accanto all’uscita dell’autostrada. Decine di automobili sono incolonnate, ferme. Motivazione inspiegabile. Il cielo è quasi-sereno quasi-annuvolato. Sono le 8,30. Ma è una quasi-ora, non del tutto precisabile. I nostri vecchi amici Guidatore, Passeggero e Ragazza, malinconici e perfino esausti, rimangono nell’ingorgo, inglobati dalla fila. Le loro parole si mescolano col chiacchiericcio degli altri incolonnati, con le suonerie che squillano, coi suoni di notifica dei social network. Di sicuro qualche Angelo di passaggio potrebbe ascoltare tutto]
Il Guidatore – Non vi accorgete di quanto questo sia futile?
La Ragazza – Sì, ma … Continua a leggere »
Scuola, ricerca e altri spettri
Può apparire stupefacente che nella gran parte delle discussioni pubbliche correnti su temi come scuola e università, e in generale sull’istruzione di massa, o sulla ricerca scientifica e sulla sua rilevanza sociale, si proceda quasi invariabilmente nascondendo dietro una cortina di connessioni e dettagli secondari, quando non elusivi, il fatto che l’oggetto stesso del discorso è qualcosa che, in quanto tale, fondamentalmente non funziona più, compiendo così un atto di omertà di fronte al fallimento della nostra cultura.
La cortina fumogena raggiunge poi livelli inquietanti quando si proclama con compiacimento l’avvento di una sedicente “società della conoscenza” – concomitante all’esplosione … Continua a leggere »