Articoli taggati Sofocle

Antigone

 

Antigone ctonia
(Enrico Palma)

La scena si svolge in una Tebe trasportata nel deserto, sicché la sabbia, sacra componente di tutto ciò che è come memento della terrestrità, diviene matrice dell’azione. Creonte fa il suo ingresso scortato dai soldati e accompagnato dalla moglie Euridice, vestito di abiti che vagamente ricordano quelli di sovrani orientali; i suoi modi sono da capobastone o da capitano di milizia. Il manto regale rosso e bianco di cui viene svestito è ciò che gli scagnozzi/miliziani usano per rivestire il trono, altrimenti una sedia qualunque priva di importanza; è la fodera rossa a conferirle dignità, … Continua a leggere »

Filottete

 

Attraversando il mare che separa la piana di Troia dall’isola di Lemno, una nave approda in questo luogo solitario, abitato da uccelli e da fiere. Un solo umano ne percorre gli spazi. Un umano solitario che è Filottete, l’eroe acheo al quale il morso di un serpente ha ridotto il piede a fetida cancrena e la voce a un urlo disperato di dolore. Per questo i suoi compagni lo lasciarono dieci anni prima nell’isola, non sopportando il fetore della piaga e lo strazio della gola. Ora però gli achei sono costretti a tornare. Un oracolo ha spiegato che senza Continua a leggere »

Edipo Re

Finalmente ritorna la tragedia; e non è un paradosso.
Lo Stabile di Genova ha messo in scena, dal 23 al 28 di novembre, un Edipo Re come sempre profondo e inquietante, ma soprattutto dalle grottesche atmosfere di delirio, che spogliando l’eroe allucinato (e allucinante) della sua secolare veste sublime, lo colloca in un ruolo ironico, logorroico, a tratti psicotico. Il risultato dell’impegno registico di Antonio Calenda si è rivelato un’opera incentrata sull’introspezione, sull’io diviso, sulla patologia (naturalmente la via interpretativa tracciata da Freud), che lo spettatore avrà potuto assimilare abbastanza facilmente dato il contesto “clinico” del travaglio del re di … Continua a leggere »

Una stagione al Piccolo

Non l’intera stagione, a dire il vero, ma una selezione degli spettacoli andati in scena nelle diverse sedi del Piccolo Teatro fra il 2009 e il 2010. È questo che vorrei proporre al lettore. Una scelta, quindi, del tutto personale ma che spero darà un’idea della varietà e della ricchezza che caratterizzano da sempre gli spettacoli messi in scena dallo storico teatro milanese. Si va, infatti, dagli autori classici -italiani e stranieri- ad alcuni dei testi più innovativi della drammaturgia europea contemporanea. Anche le scelte registiche sono le più diverse.

Molto tradizionale, ad esempio, la messa in scena del Birraio Continua a leggere »

Aiace, il più umano degli eroi

La tragedia greca è lo specchio della nostra impotenza dinanzi alla realtà, dell’inadeguatezza dei nostri sensi a interpretarla, dell’ineffabile dignità del dolore dell’uomo ribellatosi al vero. Ma è forse da ritenersi anche, soprattutto in Sofocle, espressione radicale della sofferenza, a cui gli uomini dai sensi eccezionali sono per necessità sottoposti, e quindi dell’incomparabile solitudine e dell’inevitabile infermità cui soggiace chi non solo vive la vita ma la pensa.

Pensare di vivere vuol dire sottrarsi alla meccanica basilare per cui ogni essere è risposta bastante a se stesso, mondo chiuso e autosufficiente. Pur ponendo gli dèi a fondamento delle emozioni, … Continua a leggere »

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